Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 48 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 49
Brand Protection
Il Gruppo Moncler impegna significative energie ed importanti risorse nella salvaguardia del valore, unicità ed autenticità dei propri prodotti e nella difesa dei diritti di Proprietà Intellettuale ed Industriale (PI) relativi ad entrambi i marchi del Gruppo, basi indispensabili per la tutela dei propri clienti.
Il dipartimento interno specializzato in PI e Brand Protection svolge innanzitutto attività di tutela amministrativa: dalla protezione dei propri marchi nei Paesi e nelle categorie merceologiche di interesse commerciale attuale e potenziale, inclusivi di forme ed elementi caratterizzanti i prodotti, nonché delle invenzioni di prodotto e di processo, alla tutela delle opere di diritto d’autore.
Un importante traguardo in ambito amministrativo è stato raggiunto nel 2024, essendo stato il marchio MONCLER riconosciuto quale marchio rinomato dall’EUIPO (Ufficio europeo di proprietà Intellettuale) a seguito di attività posta in essere dal dipartimento a tutela degli asset intangibili del Gruppo.
Quanto all’enforcement dei diritti di PI ed alla lotta alla contraffazione, essi si articolano in molteplici attività, quali la formazione ed il coordinamento delle autorità doganali e l’attivazione delle relative istanze in numerosi Paesi, il monitoraggio e le azioni investigative nel mercato sia fisico che online, gli abbattimenti di contenuti illeciti presenti nel web, l’organizzazione di raid e sequestri di concerto con le Autorità locali di numerosi Paesi e, infine, l’instaurazione di azioni civili, penali ed amministrative. Anche nel 2024, il Gruppo ha svolto un numero rilevante di training rivolti agli ufficiali doganali ed alle Autorità di enforcement italiane ed estere. In particolare, nel corso dell’anno, sono stati svolti 36 training per il marchio Moncler e 23 training per il marchio Stone Island.
Nel 2024 la costante attività di lotta alla contraffazione ha portato, a livello mondiale, a più di 2.800 casi di sequestro per il marchio Moncler e più di 1.300 casi per il marchio Stone Island, che hanno consentito la rimozione dal mercato di, rispettivamente, circa 150.000 e 70.000 prodotti finiti e rispettivamente 177.000 e quasi 30.000 elementi brandizzati contraffatti, quali ad esempio loghi ed etichette destinate alla produzione di capi ed accessori in violazione dei diritti PI del Gruppo.
Sempre maggiore attenzione è posta al canale digitale, quotidianamente monitorato al fine di intraprendere attività di enforcement su motori di ricerca, marketplace, website e social network. Per quanto riguarda Stone Island, durante il 2024 sono state rimosse oltre 38.000 aste online di prodotti contraffatti, chiusi oltre 130 siti in violazione, delistate oltre 15.000 pagine che riportavano a prodotti contraffatti e rimossi quasi 99.000 post, account e annunci sponsorizzati dai principali social network. Quanto a Moncler, il 2024 ha visto
un abbattimento di oltre 92.000 aste di vendita di prodotti contraffatti, un oscuramento di circa 300 siti, il delisting dai principali motori di ricerca di quasi 32.000 link a siti di offerta in vendita di prodotto non originale e la rimozione di oltre 203.000 tra post, ads ed account che promuovevano prodotti Moncler falsi attraverso i social network.
Nell’ottica di rafforzamento della strategia della lotta alla contraffazione online, continua per entrambi i brand il piano di instaurazione di cause civili per contraffazione negli Stati Uniti contro venditori che promuovono a livello internazionale la vendita di prodotti contraffatti su piattaforme digitali, dando così un forte segnale deterrente ai contraffattori.
In un'ottica di sempre maggior tutela del cliente finale, Moncler ha dal 2021 potenziato il proprio sistema di autenticità- tracciabilità, caratterizzato ora da un codice alfanumerico univoco ed un tag NFC (Near Field Communication), permettendo al consumatore finale di ricevere immediatamente un riscontro sulla natura del capo acquistato scansionando l’NFC con un supporto smartphone o tablet e mantenendo attiva la modalità di verifica sul sito code.moncler.com, gestito direttamente da Moncler. Laddove necessario, inoltre, Moncler redige perizie per i clienti truffati che desiderino recuperare, dalle relative società di servizi di pagamento elettronico, le somme versate nell’incauto acquisto di un capo contraffatto. Analogamente, dalla Primavera-Estate 2014 Stone Island si avvale della tecnologia e dell'esperienza Certilogo® offrendo ai propri clienti la possibilità di verificare l’autenticità dei prodotti. Dall’Autunno-Inverno 2020-2021 la predetta tecnologia è stata estesa altresì ai capi Stone Island Junior, permettendo — per tutti i capi — la generazione di un “report anti-contraffazione” utilizzabile presso istituti di pagamento al fine di ottenere l’accredito di quanto versato per l’acquisto di un capo non autentico.
A conferma dell'impegno del Gruppo nell'applicazione delle procedure di brand protection, volte a disciplinare le modalità di verifica dei contenuti stilistici e creativi, nel corso del 2024 sono state rafforzate le tematiche di Cultural Assessment e Risk Mitigation, soprattutto per i dipartimenti che generano contenuti creativi in Stone Island, dove sono state diffuse ufficialmente tali policy.
Moncler e i mercati azionari
Il 2024 si è rivelato un altro anno caratterizzato da sfide macroeconomiche e crescenti tensioni geopolitiche. Il conflitto tra Russia e Ucraina è rimasto irrisolto e ha continuato a impattare negativamente i mercati energetici e le catene di approvvigionamento globali, mentre il conflitto tra Israele e Palestina, contraddistinto da periodiche escalation durante l'anno, ha ulteriormente destabilizzato il Medio Oriente e ha pesato sul sentiment degli investitori globali.
In questo contesto di sfide continue, i mercati finanziari nel 2024 hanno mostrato una notevole resilienza. Dopo un lungo periodo di inasprimento delle politiche monetarie, la moderazione dell'inflazione nei principali mercati sviluppati ha portato le banche centrali a implementare ampi tagli dei tassi d'interesse, segnando il più significativo tentativo di allentamento dalla crisi finanziaria del 2009.
I principali indici azionari hanno registrato ottime performance (S&P Global Index, BMI: +13%) con gli Stati Uniti che si sono distinti per una solida crescita del PIL, le prospettive di deregolamentazione post-elezioni e il successo continuo delle azioni legate all'intelligenza artificiale, che hanno spinto l'S&P 500 a un guadagno del +23%. Al contrario, i mercati azionari europei sono rimasti indietro, appesantiti dal deterioramento del settore manifatturiero, dalle regolamentazioni restrittive, dall'instabilità politica in Francia e Germania, e dalla limitata esposizione alle azioni legate all'intelligenza artificiale (EuroSTOXX50: +8%; FTSE MIB: +13%).
In Asia, l'economia cinese è rimasta debole, poiché il paese ha dovuto affrontare diverse sfide macroeconomiche, tra cui un calo dei prezzi immobiliari, che ha a sua volta indebolito la fiducia dei consumatori. Tuttavia, vari annunci di politiche economiche a partire da settembre hanno contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori, con aspettative che il 2025 possa portare uno stimolo significativo per rivitalizzare l'economia.
Di conseguenza, le azioni cinesi hanno registrato un rally nella seconda metà dell'anno (Shanghai Stock Exchange Index: +13%; Hang Seng Index: +18%). Nel frattempo, l'ottimismo continuato riguardo la fine della deflazione, unito a uno yen debole e a riforme aziendali in corso, ha spinto una forte performance delle azioni giapponesi, facendo del Giappone il secondo migliore tra i principali mercati azionari (NIKKEI 225: +19%).
Per il settore del lusso, dopo un periodo di performance straordinarie post-Covid, il 2024 si è rivelato un anno più impegnativo, con performance in generale deterioramento. Il settore è stato in particolar modo influenzato da una domanda più debole da parte dei consumatori cinesi, dovuta alla minore fiducia degli stessi, oltre che da trend più moderati in altre regioni. Solo pochi marchi del lusso sono rimasti in gran parte immuni a queste difficoltà economiche generalizzate. Gli investitori hanno iniziato a mettere in discussione i fondamentali del settore, speculando se la performance più debole fosse il risultato di una “fatica" temporanea dovuta alla limitata innovazione e creatività, unita a una maggiore sensibilità ai prezzi dopo anni di forti aumenti. Tuttavia, verso la fine dell'anno, sono emersi segnali di ripresa, soprattutto tra i consumatori americani a seguito delle elezioni negli Stati Uniti. Ciò ha riacceso l'ottimismo degli investitori, con l’aspettativa che il mercato statunitense possa rappresentare un motore chiave di crescita per il settore del lusso nel 2025.
Il settore ha concluso l'anno in calo del 9%, sottoperformando rispetto all'MSCI Europe (+2%) e il FTSE MIB (+13%).
Moncler, pur registrando una performance azionaria negativa, ha comunque sovraperformato la maggior parte dei propri concorrenti, registrando la diminuzione di prezzo azionario più contenuta, dopo le performance positive di Prada, Hermès, Richemont e Cucinelli.
PERFORMANCE TITOLO 1 anno (2024) 2 anni (2024-2023) 5 anni (2024-2020)
Prada 34,7% 36,4% 86,8%
Hermès 21,0% 60,7% 248,5%
Richemont 19,1% 15,0% 81,3%
Cucinelli 19,0% 52,5% 234,0%
Moncler (8,5%) 3,0% 27,2%
LVMH (13,4%) (6,5%) 53,4%
Swatch (27,8%) (37,3%) (38,9%)
Zegna (28,6%) (21,1%) n.a.
Burberry (30,8%) (51,7%) (55,6%)
Kering (40,3%) (49,9%) (59,3%)
Ferragamo (44,6%) (58,9%) (63,9%)
MEDIA SETTORE BENI DI LUSSO (9,1%) (5,3%) 51,4%
FTSE MIB 12,6% 44,2% 45,4%
(fonte: FACTSET al 31 dicembre 2024)