Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 106 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 107
[GOV–5] Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità
La Rendicontazione di Sostenibilità è stata sottoposta ad una serie di controlli sia interni, attraverso procedure che hanno coinvolto i data owner e l’Unità di Sostenibilità, sia esterni, da parte della società di revisione. Nel 2024, per rafforzare e consolidare le pratiche in essere, il Gruppo Moncler ha avviato un progetto che ha portato alla definizione di un solido Sistema di Controllo Interno sull’Informativa di Sostenibilità (SCIIS). Questo sistema, sviluppato in risposta alle richieste degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), rappresenta un insieme strutturato di processi, strumenti e procedure progettati per garantire l'accuratezza, la completezza delle informazioni di sostenibilità valorizzate nella Rendicontazione di Sostenibilità di Gruppo prevista dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), nonché il rispetto degli standard stessi.
Il sistema è stato progettato in conformità con le migliori pratiche in ambito di controllo interno, in particolare tenendo in considerazione l'Internal Control Integrated Framework (CoSO Framework SCIGR), che rappresenta il benchmark rispetto al quale ogni componente del sistema di controllo interno del Gruppo Moncler è impostato, mantenuto e valutato. Inoltre, il SCIIS opera in linea con le normative vigenti e con i principi di buona governance aziendale, integrandosi pienamente nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Gruppo.
Il progetto, guidato dalla funzione di Internal Audit con il supporto di una società esterna specializzata, ha previsto una prima fase dedicata alla definizione del modello di governance del SCIIS. Successivamente sono stati identificati i processi, i ruoli e le responsabilità, il modello operativo, gli strumenti a supporto, i flussi informativi e le modalità di coordinamento tra l’Unità di Sostenibilità e le altre funzioni aziendali coinvolte nel processo di raccolta delle informazioni di sostenibilità.
Parallelamente, è stato definito il perimetro di applicazione del SCIIS attraverso un’analisi basata sul potenziale rischio di errore nella rendicontazione, sviluppata su quattro driver di valutazione: complessità8, priorità/rilevanza del tema9, ownership10 e impatto potenziale dovuto al misstatement del dato. Questa analisi ha permesso di categorizzare gli indicatori oggetto di rendicontazione in tre livelli di rischio (alto, medio, basso) e di identificare le società del Gruppo che contribuiscono maggiormente alle informative. I rischi potenziali di reporting riguardano l’inaccuratezza e l’incompletezza dei dati raccolti, errori nel calcolo degli indicatori e il mancato allineamento alle richieste degli ESRS.
Successivamente, con riferimento al perimetro definito, sono stati individuati i controlli a mitigazione dei rischi, ossia i Process Level Control, Entity Level Control e Group Wide Control, che saranno implementati a partire dal 2025.
I rischi e i controlli identificati sono stati riportati all’interno delle “Risk & Control Matrix”, che sintetizzano le informazioni relative al disegno dei controlli al fine di valutarne l’efficacia e l’eventuale integrazione nelle procedure aziendali già in essere.
Inoltre, dal 2025 la funzione Internal Audit implementerà l’attività di testing indipendente sul Sistema di Controllo Interno sull’Informativa di Sostenibilità, in linea con quanto svolto sull’informativa finanziaria, con l'obiettivo di verificare l’adeguatezza e il corretto funzionamento dei controlli.
Infine, si provvederà alla formalizzazione di un report di sintesi relativo ai risultati delle attività di testing, alle eventuali carenze di controllo emerse e relative azioni correttive. Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità esaminerà regolarmente tali risultati, contribuendo al costante miglioramento del sistema.
Con l’obiettivo di incrementare progressivamente il livello di controllo sul processo di rendicontazione della sostenibilità, il Gruppo Moncler pianifica di estendere nei prossimi anni il perimetro di applicazione dello SCIIS e il numero di indicatori di riferimento.
8 Il livello di complessità incrementa laddove il processo di raccolta dati e/o di calcolo dell’indicatore richieda aggregazioni, stime o l’impiego di formule di calcolo.
9 A seconda delle aspettative del Management, delle analisi condotte su dati storici e delle pubblicazioni del settore.
10 “Diffusa” o “concentrata”.
[SBM–1] Strategia, modello aziendale e catena del valore
Il Gruppo Moncler, con i marchi Moncler e Stone Island (Marchi), si distingue per un'offerta di prodotti dallo stile inconfondibile. La gamma prodotti comprende capi di abbigliamento tecnico e di alta gamma, come giacche, piumini e maglioni, oltre ad accessori, calzature e borse. Moncler propone prodotti dal design unico, di altissima qualità e in continua evoluzione, mantenendo sempre una forte coerenza con il DNA del Marchio. Le collezioni sono articolate su tre dimensioni: Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius.
Stone Island punta da sempre sulla tecnologia dei tessuti e sulla sperimentazione, focalizzandosi sulla funzionalità, che si traduce in un’impronta di taglio, forma, materialità e colore immediatamente riconoscibile. Oltre alle collezioni Stone Island Uomo, il Brand propone le collezioni Stone Island Junior — declinazione del Marchio per bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni. L’offerta di Stone Island, oltre alla collezione Main, si articola in tre sub-collection, ciascuna orientata a soddisfare le esigenze di diversi segmenti di mercato: Stone Island Ghost, capi totalmente monocromatici e dall'estetica sofisticata; Stone Island Marina, fortemente ispirata al mondo navy e ai capi dell'archivio del brand; e Stone Island Stellina, che propone look dalle funzionalità ad alte prestazioni e dal design essenziale.
Entrambi i Marchi uniscono tradizione, qualità e innovazione, guidati dalla volontà di evolversi continuamente per rimanere sempre contemporanei. Questa evoluzione si riflette anche nell'impegno del Gruppo in termini di sostenibilità: negli ultimi anni, le collezioni sono state infatti sviluppate introducendo progressivamente materie prime a più basso impatto ambientale (riciclate, biologiche o certificate in linea con specifici standard) rispetto ai materiali convenzionali e orientando la ricerca verso soluzioni sempre più rispettose dell’ambiente.
Il Gruppo Moncler distribuisce le collezioni, sempre conformi alla legislazione locale applicabile, in oltre 70 Paesi attraverso una rete che include negozi fisici e digitali gestiti direttamente, punti vendita multimarca selezionati, shop-in-shop all’interno dei department store e di aeroporti e siti online specializzati nella vendita di beni di lusso (e-tailer). Nel corso dell’anno di riferimento, il Gruppo ha registrato una crescita in tutte le regioni in cui opera, rafforzando ulteriormente il legame con le proprie community, attraverso campagne mirate ed eventi dedicati.
La presenza internazionale del Gruppo Moncler si riflette nella distribuzione dei suoi dipendenti. L’area EMEA, inclusa l’Italia, ospita la maggior parte dell’organico con 5.429 dipendenti (il 66% del totale), grazie alla presenza delle sedi corporate di Moncler e Stone Island, oltre al sito produttivo di Moncler in Romania, che da solo rappresenta il 24% della forza lavoro dell’intera regione. Nella Region America il Gruppo conta 576 dipendenti (7% del totale) mentre in Asia 2.170 (27% del totale). Vedi anche pagg. 250–251; 315–316.
Il Gruppo Moncler basa la sua strategia su quattro pilastri strategici principali: essere l’espressione di un concetto di lusso che va oltre i canoni tradizionali e che sa essere interprete delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni; continuare a valorizzare appieno le potenzialità dei propri Marchi a livello globale; sviluppare un modello omnicanale, che coniughi il rapporto diretto con il consumatore e una forte integrazione digitale; e infine, promuovere una crescita sostenibile, integrando le tematiche di sostenibilità nel proprio modello di business e creando valore per tutti gli stakeholder.
Il Gruppo Moncler adotta un modello di business, descritto di seguito, che gli consente di controllare direttamente le fasi a maggiore valore aggiunto della catena del valore, dalla produzione alla distribuzione, per garantire una gestione ottimale e un’esperienza cliente coerente e di alta qualità.
Produzione e approvvigionamento Moncler gestisce internamente l'intero processo creativo, dalla ricerca e selezione delle materie prime, alla prototipia e al controllo qualità. La produzione avviene tramite una combinazione di risorse interne e collaborazioni con façonisti, in particolare per capispalla e maglieria. Dal 2020, Moncler ha avviato un processo di parziale internalizzazione della produzione, una scelta strategica per rafforzare il controllo sul ciclo produttivo e garantire eccellenza attraverso tecnologie all’avanguardia. Questo approccio intende tutelare il know-how aziendale, consolidare le competenze interne, potenziare la Ricerca e Sviluppo favorendo l’innovazione di prodotti e mantenendo al contempo l’agilità necessaria per rispondere rapidamente alle esigenze del mercato. L’azienda possiede un polo produttivo in Romania, una “smart factory" a Trebaseleghe (Padova) e un nuovo stabilimento dedicato alla maglieria a Padernello di Paese (Treviso). Per l'approvvigionamento delle materie prime, Moncler sceglie con attenzione materiali che rispondano ai più elevati standard di qualità e in linea con i propri obiettivi di sostenibilità. Stone Island gestisce internamente il ciclo dello sviluppo prodotto presso la sede di Ravarino (Modena), focalizzandosi sull'innovazione attraverso la ricerca su fibre, filati, finissaggi e tinture. L'azienda adotta un sistema integrato che combina modellistica, prototipia e tintoria, supportato da partnership esterne per la ricerca e l'esecuzione. La selezione di materiali e la manifattura sono attentamente supervisionate da tecnici interni, con fornitori italiani, giapponesi e coreani.