Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 264 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 265
[S2 SBM–3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
La catena del valore del Gruppo Moncler comprende, a monte, i lavoratori delle imprese fornitrici (incluse quelle coinvolte nella produzione di materie prime, i façonisti, i fornitori di commercializzato e quelli di servizi) e, nella fase a valle, i lavoratori dei partner commerciali del canale wholesale. Nell’ambito del processo di doppia rilevanza sono stati individuati potenziali impatti negativi e rischi prevalentemente presso i lavoratori delle fasi a monte ovvero quelli appartenenti alla catena di fornitura (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo).
La filiera di Moncler e quella di Stone Island riflettono la complessità tipica del settore moda e sono caratterizzate da una rete di fornitori con cui il Gruppo mantiene rapporti contrattuali diretti (Tier 1) che, a loro volta, si avvalgono della collaborazione di altri operatori (Tier n). Nel corso del 2024 i fornitori Tier 1 ammontavano a 5891, in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno grazie a crescenti sinergie e per via della parziale internalizzazione della produzione.
I fornitori (Tier 1 e Tier n) si dividono in quattro macrocategorie: materie prime, façonisti, commercializzato e servizi.
I fornitori di materie prime forniscono principalmente tessuti, filati, piuma, pelli e accessori di produzione (bottoni, zip, nastri, elastici, ecc.). I tessuti provengono soprattutto da Italia, Giappone, Corea del Sud, Cina e Francia. I fornitori di filati, così come quelli degli accessori di produzione, sono invece prevalentemente italiani, mentre quelli di piuma sono europei, nord americani e asiatici.
I façonisti sono fornitori che impiegano lavoratori ad alto know-how tecnico ai quali il Gruppo affida la realizzazione del prodotto finito o alcune fasi di lavorazione intermedie (tintorie in capo, ricamifici, ecc.), fornendo loro tutte le materie prime necessarie. Sono incluse in questa macrocategoria anche le tintorie che eseguono la tintura in capo, a cui Stone Island affida direttamente tale processo in Italia. L’intero processo di confezionamento è attentamente monitorato dai tecnici del Gruppo che ne verificano l’allineamento con gli standard richiesti attraverso una metodologia rigorosa e costanti verifiche sul campo. Con questa modalità vengono prodotti in particolare capispalla, pantaloni, gonne, abiti, tutta la maglieria tricot e parte della maglieria tagliata. I façonisti sono prevalentemente localizzati in Italia e nell’Europa dell’Est, zone dove una lunga tradizione manifatturiera garantisce un’altissima expertise tecnica e un’adeguata capacità produttiva. In particolare, l’Italia è caratterizzata da un forte know-how relativo a lavorazioni particolarmente complesse e peculiari.
I fornitori di commercializzato sono quelli i cui lavoratori, ricevuto il disegno tecnico di prodotto, si occupano della
realizzazione del capo, inclusa la fase di approvvigionamento delle materie prime, secondo gli standard del Gruppo; Moncler, inoltre, fornisce direttamente ai propri fornitori di commercializzato alcune materie prime considerate strategiche come ad esempio piuma, nylon e materiali logati. Durante la realizzazione del capo vi è una continua interazione tra il fornitore e i tecnici del Gruppo che intervengono in loco e supervisionano il processo in modo scrupoloso, per verificare che il prodotto finale rispecchi l’elevato livello di qualità atteso. Parte della maglieria tagliata (soprattutto t-shirt e polo), una parte dei soft accessories (come cappellini e guanti), scarpe e borse e piccola pelletteria sono realizzati prevalentemente con questa modalità. In particolare, per quanto riguarda la maglieria tagliata i fornitori sono localizzati in Europa e in Turchia; le calzaure sono realizzate da fornitori in Asia e Italia e le borse e la piccola pelletteria sono realizzate da fornitori europei, prevalentemente italiani.
I fornitori di servizi supportano il Gruppo Moncler nei processi di modelleria, prototipia e di controllo qualità e sono situati prevalentemente nelle vicinanze delle sedi aziendali.
Per quanto riguarda invece i fornitori indiretti, si tratta di partner che forniscono beni e servizi non direttamente correlati alla produzione del prodotto, tra cui le imprese di costruzioni, servizi di vigilanza, pulizie, facchinaggio e manutenzioni, logistica e consulenza.
L'eterogeneità dei fornitori, la loro distribuzione geografica, la natura di alcune lavorazioni e servizi, la variabilità stagionale della produzione potrebbero comportare potenziali impatti negativi sui lavoratori della filiera relativamente a temi legati ai diritti umani (per esempio lavoro forzato o minorile, diritto alla contrattazione collettiva, ecc.), a standard lavorativi non adeguati (gestione dei contratti e degli orari, salari, sistemi di salute e sicurezza sul lavoro..) e alla stabilità dell’occupazione. Impatti che potrebbero tradursi in potentiali rischi reputazionali per il Gruppo.
Per affrontare queste sfide, il Gruppo da anni dedica risorse significative alla prevenzione e al monitoraggio delle potenziali violazioni delle leggi applicabili nonchè dei propri standard lungo la catena di fornitura. In questo contesto è stato importante il processo della tracciabilità che ha consentito negli anni di avere una conoscenza sempre più approfondita della filiera, permettendo al contempo di definire un sistema strutturato di due diligence, con un focus particolare su coloro che potrebbero essere in situazioni di maggiore vulnerabilità.
1 Dal conteggio sono esclusi i fornitori con un fatturato d’ordine inferiore a 1.000 Euro l’anno.
[S2–1] Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore
Il Gruppo Moncler ha adottato specifiche politiche al fine di promuovere una catena del valore responsabile in tutti i Paesi in cui opera e gestire o mitigare rischi teorici e potenziali impatti negativi.
I Codici Etici del marchio Moncler e del marchio Stone Island racchiudono l’insieme dei valori che entrambi i Marchi riconoscono, condividono e promuovono anche presso tutti i partner. Ai dipendenti e collaboratori è richiesto di agire con onestà e integrità e di costruire con gli stakeholder relazioni basate sulla fiducia reciproca, affinché la crescita sia guidata dal principio del valore condiviso. In particolare, attraverso i Codici, il Gruppo richiede ai propri partner il medesimo impegno e, tra gli altri requisiti, anche di non intrattenere consapevolmente, né direttamente né indirettamente, rapporti di qualsiasi natura con soggetti che vìolino in qualsiasi modo le norme in materia di standard lavorativi adeguati, con particolare, ma non esclusivo, riferimento al contrasto al lavoro minorile e al lavoro forzato nonché alla tutela della salute e sicurezza (vedi anche pag. 307).
Il Codice di Condotta dei Fornitori del Gruppo illustra le aspettative rispetto al modo di operare dei partner. Esso si compone di sei sezioni (Lavoro e Diritti Umani — che include il divieto di qualsiasi forma di lavoro forzato e minorile —, Salute e Sicurezza, Ambiente, Salute e Benessere Animale, Sicurezza e Qualità dei prodotti e dei servizi ed Etica Aziendale) e contiene i requisiti obbligatori a cui i fornitori devono attenersi per poter instaurare o proseguire una collaborazione con il Gruppo.
La Politica Diritti Umani del Gruppo, parte integrante del Codice Etico e predisposta con il supporto tecnico dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), definisce i princìpi alla base dell'impegno del Gruppo a rispettare e promuovere i diritti fondamentali dell’uomo e a prevenire o mitigare qualsiasi impatto negativo delle proprie attività attraverso un approccio basato su criteri di valutazione del rischio a tutti i livelli della propria catena del valore.
Tali documenti si ispirano alle principali normative, regolamentazioni, standard nazionali e internazionali in tema di responsabilità sociale d’impresa, di corporate governance, di diritti umani e di tutela dell’ambiente, come la Carta Internazionale dei Diritti delle Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, gli standard di lavoro dignitoso contemplati nelle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), le Linee Guida per le Imprese Multinazionali dell’Organizzazione
per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), i 10 princìpi del Global Compact delle Nazioni Unite, ecc..
Codici e politiche vengono aggiornati periodicamente per rispondere alle esigenze e alle aspettative dei portatori di interessi, per garantire l’allineamento alle migliori best practice internazionali e per integrarli alla luce di tematiche di sostenibilità emergenti.
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo è l’organo responsabile per l’approvazione, l’adozione e la supervisione del rispetto dei documenti sopra descritti.
I documenti sono pubblicati, in lingua italiana e inglese, sul sito internet monclergroup.com nella Sezione “Sostenibilità/Documenti”.
A tutti i fornitori2, in fase contrattuale, è richiesto di sottoscrivere il Codice Etico, con le Politiche a esso correlate, e il Codice di Condotta dei Fornitori. Con la sottoscrizione i fornitori si impegnano a rispettarne i princìpi e a farli rispettare ai propri subfornitori oltre che a esporre tali documenti nei luoghi di lavoro per renderli facilmente consultabili dai lavoratori.
Moncler pubblica annualmente il Modern Slavery Statement al fine di comunicare in modo trasparente l’approccio alla gestione del tema dei diritti umani. In particolare, il documento descrive le misure adottate per assicurare, così come richiesto dalla legge del Regno Unito “Modern Slavery Act 2015 — Section 54”, dalla legge del Canada “Fighting Against Forced Labour and Child Labour in Supply Chain Act” e dal “California Transparency in Supply Chains Act of 2010”, l’assenza di ogni forma di schiavitù moderna, lavoro forzato, minorile e traffico di esseri umani nel proprio perimetro diretto e lungo la catena di fornitura.
2 Circa il 90% dei contratti significativi di Gruppo include il rispetto del Codice Etico dei Marchi (la percentuale per Moncler è del 95%).