Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 268 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 269
la filiera del Gruppo ha una presenza molto limitata. I team Operations & Supply Chain e Acquisti sono periodicamente coinvolti in attività formative in cui sono condivisi i risultati delle attività di valutazione del rischio di violazione dei diritti umani lungo la filiera.
• Prevenzione e mitigazione degli impatti Il processo di analisi dei rischi è essenziale per prevenire impatti negativi e definire azioni di mitigazione, come ad esempio l’assegnazione di priorità nel piano di audit etico- sociali e ambientali e l’integrazione dei risultati nel processo di selezione dei nuovi fornitori. Gli audit etico-sociali e ambientali sono infatti svolti sia su fornitori potenziali per valutarne l’idoneità ad iniziare un rapporto di business con il Gruppo sia su fornitori già attivi per verificare la continua compliance con le leggi applicabili e i princìpi contenuti nei Codici aziendali. Per questi ultimi, la violazione dei requisiti richiesti dal Gruppo costituisce un inadempimento contrattuale, con facoltà, da parte di Moncler e Stone Island, di richiedere la risoluzione immediata del contratto in essere in caso di non conformità gravi o, nei casi meno gravi, un piano di adeguamento tempestivo. Al fine di garantire la massima imparzialità, le verifiche vengono regolarmente commissionate ad enti terzi qualificati, accreditati e con riconosciuta esperienza. Gli audit per quanto riguarda gli aspetti sociali si focalizzano sulla verifica del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e del lavoratore, con particolare attenzione ai temi del lavoro forzato, lavoro minorile, libertà di associazione, orario di lavoro, salario minimo garantito e, non ultimo, salute e sicurezza. La checklist proprietaria del Gruppo, utilizzata per lo svolgimento degli audit, viene regolarmente aggiornata per tener conto dell'evoluzione degli standard di riferimento e delle normative locali e internazionali. È stata sviluppata a partire da un'analisi di benchmarking dei principali standard e metodologie riconosciuti a livello industriale e multi-stakeholder, tra cui SMETA3, Responsible Business Alliance, amfori BSCI4 e altri sistemi di gestione e iniziative internazionali. Questo strumento è stato successivamente adattato alle specificità delle filiere del Gruppo e periodicamente rivisto con il supporto
tecnico dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e di aziende di certificazione e consulenza (tra cui SGS, Control Union, IDFL e KPMG). Il Gruppo ha un piano di audit triennale che garantisce che tutti i façonisti e i fornitori di commercializzato siano auditati almeno una volta ogni tre anni. Moncler nel corso del triennio 2022-2024 ha svolto 794 audit etico-sociali e ambientali (sia sui fornitori che sui subfornitori), pari al 100% dei volumi assegnati ai façonisti del capospalla, al 93% dei volumi assegnati ai fornitori di altre lavorazioni del capospalla (tintorie, stamperie, ricamifici, ecc.), al 100% dei fornitori di scarpe e borse, all’88% delle concerie, al 97% dei volumi assegnati ai fornitori di maglieria e ai fornitori di soft accessories e al 96% del fatturato 2024 dei fornitori di modelleria e prototipia. Anche Stone Island, dotata di un piano di audit etico-sociali e ambientali triennale finalizzato a garantire la massima copertura dei fornitori della propria filiera, nel corso del medesimo triennio ha svolto 380 audit etico-sociali e ambientali (sia sui fornitori che sui subfornitori), pari a circa il 100% del valore degli ordini assegnato ai fornitori di commercializzato e il 99% del valore degli ordini assegnato ai façonisti. Inoltre, nel corso del 2024 entrambi i Marchi hanno svolto audit etico-sociali e ambientali presso i principali fornitori di materie prime, pari al 75% del totale degli acquisti di materie per Moncler e al 90% per Stone Island. In particolare, per quanto riguarda la filiera della piuma, il 100% dei fornitori di Moncler è risultato conforme anche ai nuovi moduli su diritti umani e compliance ambientale inclusi ufficialmente nel Protocollo DIST. Gli stessi moduli ambientali e sociali sono stati anche applicati ai processi di verifica dei fornitori piuma certificata RDS di Stone Island. È proseguito, infine, lo svolgimento di audit etico-sociali e ambientali anche presso i fornitori di servizi strategici: piattaforme logistiche ed esterne di controllo qualità, fornitori di servizi presso sedi e negozi del Gruppo, per i quali non sono emerse non conformità significative. A queste attività di verifica si sono affiancati gli audit sull’animal welfare e sulla tracciabilità della piuma. Vedi anche pagg. 309–311.
3 Sedex Members Ethical Trade Audit.
4 Business Social Compliance Initiative.
L’aumento del numero di audit etico-sociali e ambientali negli ultimi anni è attribuibile anche al potenziamento delle attività di verifica. Nel 2024 sempre con l’obiettivo di prevenire gli impatti sui lavoratori dei fornitori e, contestualmente, i potenziali rischi per Moncler e Stone Island, è stata aggiornata la procedura di Gruppo applicata al processo di selezione dei nuovi fornitori. La valutazione di un nuovo fornitore prevede una visita in loco svolta dal team qualità per valutare l’allineamento del fornitore agli standard qualitativi del Gruppo; dopo tale analisi tecnica, il processo di valutazione dei nuovi façonisti e dei nuovi fornitori di commercializzato prevede una verifica documentale sugli aspetti di compliance e finanziari della controparte e la conduzione di un audit etico-sociale e ambientale preventivo da parte di un ente terzo. Per i fornitori di materia prima, invece, il processo prevede la compilazione di un questionario di valutazione in materia ambientale e sociale supportato da evidenze documentali e successivamente lo svolgimento di un audit sul campo. In questo modo il Gruppo si impegna a non includere nella propria filiera le aziende che non risultano rispettare gli standard qualitativi e i princìpi base etici, sociali e ambientali di Moncler e Stone Island. I risultati delle attività di audit, inclusi quelli preventivi, sono regolarmente condivisi dalle funzioni Sostenibilità e Internal Audit ai team Operations & Supply Chain e Acquisti. Questo confronto continuo permette a questi ultimi di rivedere la gestione delle relazioni con i fornitori, considerando anche i potenziali rischi e impatti sui lavoratori della filiera. Con riferimento alle pratiche salariali, altro tema attenzionato nel settore moda, nel Codice di Condotta dei Fornitori e nella Politica Diritti Umani, il Gruppo riconosce l’importanza di garantire salari allineati alla legge o ai contratti collettivi vincolanti vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera e, in ogni caso, adeguati al costo della vita, ai bisogni di base del dipendente, al profitto discrezionale, a parametri di riferimento di mercato e al tipo di prestazioni professionali. Il Gruppo richiede infatti ai propri fornitori di offrire alla forza lavoro un equo livello retributivo e un percorso di valorizzazione e crescita professionale che rifletta le conoscenze, le competenze, le capacità, l’esperienza professionale, così come benefit e incentivi salariali o non salariali. I fornitori, così come il Gruppo, sono tenuti sia a concedere tutti i benefit previsti dalla legge, ivi inclusi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la previdenza sociale, il congedo parentale, le ferie annuali e le festività, sia a garantire il dialogo sociale con cadenza regolare sulle questioni relative alla compensazione. Inoltre, a tutti i fornitori è richiesto di farsi interamente carico delle tasse
e delle altre spese di reclutamento e assunzione dei lavoratori, compresi i lavoratori migranti, gli interinali e i contratti a tempo determinato. A partire dal 2021, il Gruppo ha iniziato a svolgere, con il supporto di un ente terzo, specifiche analisi sul living wage sia sulle proprie sedi aziendali sia sui propri fornitori, con l’obiettivo di coprire il 100% dei “critical supplier” (vedi anche pag. 313) del Gruppo entro il 2025. In particolare, Moncler collabora con Fair Wage Network, un’organizzazione indipendente dedicata a sviluppare pratiche salariali eque lungo le catene di fornitura a livello globale. La metodologia adottata da Fair Wage Network si avvale della collaborazione delle aziende e dei fornitori in modo tale da valutare le pratiche salariali attraverso questionari compilati dai lavoratori e dai manager, identificando eventuali problematiche e suggerendo attività di miglioramento. La metodologia di analisi di Fair Wage Network è strutturata attorno a 12 dimensioni, che coprono in modo completo l’intero spettro di indicatori salariali: il salario di sussistenza è quindi solo una delle dimensioni analizzate, a questa si aggiungono anche altri aspetti e variabili delle pratiche salariali e del sistema retributivo (come ad esempio la negoziazione del salario con i rappresentanti dei lavoratori attraverso contrattazione collettiva, la presenza di meccanismi di reclamo per problematiche relative alla remunerazione ecc.). Un altro ambito oggetto dell’analisi consiste nel comparare i risultati emersi dall’assessment con parametri di settore e Paese. Lo svolgimento di tale analisi e la progressiva estensione ad altri fornitori del Gruppo sono state valutate e prioritizzate sulla base del rischio associato alla localizzazione geografica del fornitore e ad altri fattori, come la presenza di contratti collettivi di lavoro, che assicurino il dialogo e il rispetto di aspetti sociali e ambientali. A tal proposito, si evidenzia che circa il 70% dei fornitori del Gruppo Moncler è localizzato in Italia ed è coperto da contratti collettivi di lavoro. A fine 2024, la percentuale di “critical supplier” (vedi anche pag. 313) valutati e coinvolti in un’analisi sul living wage svolta con Fair Wage Network era pari all’86%. L’analisi, che negli ultimi tre anni ha coinvolto più di 16.000 lavoratori dei fornitori del Gruppo, ha confermato che la totalità di questi riceve una retribuzione in linea o oltre il salario minimo locale applicabile in base alle normative vigenti. In particolare, è emerso che oltre l’85% dei lavoratori coinvolti nella valutazione percepisce una retribuzione in linea con il living wage specifico calcolato per il Paese di riferimento (ove possibile, la regione) e parametrizzato in funzione di indicatori specifici per tale Paese, quali il tasso di fertilità medio e il numero medio di persone per nucleo familiare che percepiscono un reddito da lavoro.
NUMERO Gruppo Moncler
2022 2023 2024
Audit etico-sociali e ambientali 239 389 546
Audit animal welfare e tracciabilità (DIST) — filiera piuma 136 156 210
TOTALE 375 545 756