Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 267Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 266
[S2–2] Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti
Il Gruppo attribuisce grande importanza al dialogo e alla condivisione di buone pratiche con i propri fornitori, sia in ambito tecnico a beneficio delle attività di business, sia in ambito sociale e ambientale, per promuovere comportamenti responsabili. L’Unità di Sostenibilità, il dipartimento Operations & Supply Chain e la funzione di Internal Audit collaborano strettamente per garantire un ascolto continuo lungo la catena di fornitura. Tale ascolto si sviluppa attraverso molteplici canali, che spaziano da incontri periodici informali a momenti più istituzionali strutturati. Per rafforzare ulteriormente questo rapporto e semplificare lo scambio di informazioni e documentazione è operativo un portale web dedicato ai fornitori del Gruppo.
Consapevoli dell’importanza di prendere in considerazione anche i riscontri dei dipendenti dei fornitori, gli audit etico- sociali e ambientali condotti da enti terzi qualificati per conto del Gruppo includono interviste dedicate. Queste interviste coinvolgono un campione rappresentativo di lavoratori presso i fornitori sottoposti ad audit e sono svolte in modo anonimo senza la presenza del management per favorire un ambiente in cui le persone possano esprimersi liberamente.
Le interviste approfondiscono temi fondamentali come le condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti umani, il benessere dei dipendenti, nonché la compliance sotto il punto di vista giuslavoristico in relazione alle norme e standard applicabili, la conoscenza e la comprensione dei meccanismi di segnalazione messi a disposizione dal Gruppo, la libertà di associazione e il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza. Un'attenzione particolare è riservata alle categorie più vulnerabili, come i lavoratori migranti e/o rifugiati, per garantire che le loro specifiche esigenze e condizioni siano adeguatamente tutelate.
Un ulteriore canale attraverso il quale il Gruppo è aggiornato e sensibilizzato sulle tematiche relative ai lavoratori dei fornitori è la stretta collaborazione con enti e organizzazioni esperti in diritti umani. Per esempio, il Gruppo collabora attivamente con Fair Wage Network, un’organizzazione indipendente che si dedica a promuovere pratiche salariali eque nelle catene di fornitura globali. Fair Wage Network aggiorna annualmente il proprio database sui livelli di living wage in ogni paese, ovvero il salario sufficiente a coprire le necessità di base, coinvolgendo i lavoratori di diverse aziende di vari settori attraverso indagini e interviste per offrire una panoramica aggiornata delle condizioni economiche reali nelle filiere globali.
Inoltre, il Gruppo Moncler si avvale del supporto dell'Helpdesk for Business dell’OIL, un punto di riferimento per i responsabili aziendali e i lavoratori relativamente agli standard internazionali del lavoro e alle buone relazioni industriali per proteggere dialogo sociale e condizioni di lavoro.
Grazie al dialogo costante con gli esperti di tali realtà internazionali, il Gruppo acquisisce una visione approfondita e aggiornata delle sfide e delle priorità del settore, migliorando così la propria capacità di prendere decisioni consapevoli e responsabili.
[S2–3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni; [S2–4] Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni Per garantire una gestione adeguata e responsabile dei lavoratori lungo la catena del valore, il Gruppo ha adottato un sistema integrato di due diligence in linea con le linee guida dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), che include, oltre alla definizione di standard e politiche a cui i fornitori si devono attenere, anche processi di analisi dei rischi, azioni di mitigazione, verifica della compliance da parte di enti terzi specializzati ed eventuali piani di rimedio, oltre alla messa a disposizione di piattaforme di segnalazione e reclamo.
Il processo di due diligence copre la verifica del rispetto di tutti i diritti umani riconosciuti nella Politica sui Diritti Umani di Gruppo, inclusi, tra gli altri, il divieto di lavoro forzato, di lavoro minorile, di ogni forma di discriminazione e di traffico di esseri umani, la libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva, la promozione di una remunerazione e di orari lavorativi equi, la tutela della salute e sicurezza sul lavoro; e si estende anche alle tematiche ambientali come i cambiamenti climatici, la biodiversità e i consumi idrici.
Costantemente rafforzato e aggiornato in risposta alle normative emergenti, il processo è stato sviluppato dall’Unità di Sostenibilità in collaborazione con la funzione di Internal Audit, la funzione Legal e il dipartimento Operations & Supply Chain.
Il processo è integrato da un sistema di whistleblowing che consente di raccogliere e gestire segnalazioni di comportamenti illeciti o non conformi agli standard richiesti. Questo sistema, che garantisce l'anonimato del segnalante, può essere utilizzato, oltre che dai dipendenti del Gruppo, da qualsiasi persona esterna alla Società inclusi i lavoratori appartenenti alla catena del valore (vedi anche pag. 308).
I fornitori sono tenuti a esporre nei luoghi di lavoro il Codice Etico che descrive in dettaglio i canali e le modalità di segnalazione. Il Gruppo si impegna a verificare, durante gli audit etico-sociali e ambientali, che i lavoratori dei fornitori siano a conoscenza del sistema di whistleblowing.
Di seguito sono illustrati gli step del processo di due diligence, che si declinano a partire dalla definizione e adozione di politiche specifiche, essenziali per garantire e promuovere una gestione trasparente e responsabile della filiera, descritte a pag. 265.
• Valutazione dei rischi L’analisi dei rischi è svolta con diversi strumenti ed è applicata a tutte le entità che costituiscono la catena del valore e considera tutte le sedi del Gruppo Moncler, le relazioni commerciali esistenti e potenziali (ad esempio fusioni o acquisizioni), fornitori potenziali ed effettivi, subfornitori e loro dipendenti, includendo donne, bambini, popolazioni indigene e comunità locali, in qualsiasi modo collegati o impattati, anche indirettamente, dalle attività del Gruppo. In particolare, annualmente, il Gruppo, con il supporto tecnico di un partner internazionale specializzato, conduce una valutazione specifica del rischio ambientale e di violazione dei diritti umani lungo la catena del valore. L’analisi, svolta a livello Paese, copre tutte le fasi del processo produttivo. Come risultato di questo progetto è stata definita una mappatura per area geografica del profilo di rischio potenziale per ciascuno dei principali diritti umani, tra cui salari dignitosi, salute e sicurezza sul lavoro, discriminazione sul posto di lavoro, lavoro minorile, lavoro forzato, orari di lavoro non adeguati, tratta di esseri umani, lavoratori migranti, libertà di associazione e di contrattazione collettiva. L’analisi di valutazione di rischio teorico ha confermato che i servizi e i processi produttivi svolti dal Gruppo nelle sedi a gestione diretta non presentano un profilo di rischio significativo di potenziale violazione dei diritti umani, mentre quelli gestiti dai fornitori diretti del Gruppo e dalle loro filiere sono caratterizzati da livelli diversificati di rischio. In particolare, le fasi della filiera relative alla coltivazione di cotone e alle lavorazioni intermedie del prodotto finito potrebbero essere potenzialmente caratterizzate da profili di rischio maggiore rispetto ad altre fasi. Per tale motivo il Gruppo da anni ha attivato processi di monitoraggio e prevenzione volti a mitigare tali rischi lungo l’intera filiera. Tra i diritti umani analizzati nella filiera, la garanzia di salari dignitosi è risultato essere tra quelli potenzialmente a rischio, e infatti da anni il Gruppo si impegna nel monitoraggio della tematica attraverso la conduzione di specifiche analisi sul living wage (vedi anche pagg. 269–270). Infine, l’analisi a livello Paese ha evidenziato la presenza di maggiori rischi potenziali nei paesi del sud-est asiatico, dove