Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 104 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 105
[GOV–3] Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
La politica di remunerazione di Moncler, sottoposta all’approvazione dell’Assemblea, prevede l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità nel sistema retributivo, sia di breve che di medio-lungo termine. Tale approccio garantisce un allineamento della remunerazione del Top Management alla strategia di sostenibilità di Gruppo.
Il CNR e, con riferimento agli indicatori ESG, il CCRS hanno il compito di esaminare, preliminarmente rispetto al Consiglio di Amministrazione, il contenuto degli obiettivi di sostenibilità e di verificarne il raggiungimento. Il Consiglio di Amministrazione, a sua volta, è chiamato ad approvare la definizione di tali obiettivi e a verificarne il raggiungimento.
ll pacchetto retributivo del Presidente e Amministratore Delegato, degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti Strategici comprende una componente variabile:
• di breve termine (Management By Objective o MBO) che comprende tra gli obiettivi un indicatore ESG, con una incidenza del 10%. Tale indicatore è basato sugli obiettivi annuali del Piano di Sostenibilità 2020-2025, definiti per l’anno di competenza. Questi obiettivi sono specificamente riferiti ai driver del piano, che include la lotta ai cambiamenti climatici e la salvaguardia della biodiversità, l’economia circolare, la catena di fornitura responsabile, la valorizzazione delle diversità e il supporto alle comunità locali;
• di medio-lungo termine rappresentata da piani di incentivazione azionaria (Long Term Incentive o LTI) che includono tra gli obiettivi un indicatore ESG con una incidenza del 15%. Per il piano di incentivazione, denominato Piano di Performance Shares 2022, di cui è in corso il secondo ciclo di attribuzione (2023-2025), l’indicatore ESG è costituito dai seguenti tre obiettivi:
○ carbon neutrality delle sedi a gestione diretta del Gruppo nel mondo raggiunta attraverso il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili, 90% di veicoli del parco auto aziendale a basso impatto ambientale e compensazione delle emissioni residuali non evitabili nel 2025;
○ il raggiungimento di una percentuale del 50% del nylon utilizzato nelle collezioni 2025 proveniente da materia prima c.d. preferred (e.g., nylon riciclato, nylon bio-based);
○ ottenimento della certificazione Equal Pay a livello mondo per il marchio Moncler nel 2025.
Il Piano di Performance Share 2024, approvato dall’Assemblea del 24 aprile 2024 e attualmente in corso, prevede, invece, un indicatore ESG costituito dai tre obiettivi relativi al:
• completamento del programma di formazione su temi di Diversity, Equity & Inclusion dal 100% del management (manager, senior manager, executive e senior executive) entro il 2026;
• raggiungimento di una percentuale del 55% del nylon utilizzato nelle collezioni 2026 proveniente da materia prima “preferred” (e.g., nylon riciclato, nylon bio-based);
• ottenimento della certificazione, entro il 2026, per il nuovo “Headquarter” di Moncler secondo lo standard LEED for Building Design and Construction, che attesta l'efficienza ambientale degli edifici, e secondo lo standard WELL relativo al comfort e alle condizioni di lavoro dei dipendenti.
Inoltre, come criterio di over performance, entrambi i piani prevedono il conseguimento di un ulteriore obiettivo che riflette l’ottenimento di un’alta valutazione della performance di sostenibilità del Gruppo da parte di una delle primarie società di rating ESG tra cui, ad esempio, S&P Global, CDP, MSCI, Sustainalytics.
[GOV–4] Dichiarazione sul dovere di diligenza
Di seguito si riporta la mappatura delle informazioni fornite nel presente Documento in merito al processo di dovere di diligenza, in conformità con quanto previsto dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) in particolare dal GOV–4:
ELEMENTI FONDAMENTALI DEL DOVERE DI DILIGENZA
PARAGRAFI NELLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ
Integrare il dovere di diligenza nella governance, nella strategia e nel modello aziendale
⚫ GOV–1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo; GOV–2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate
⚫ GOV–3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione ⚫ SBM–3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale
Coinvolgere i portatori di interessi in tutte le fasi fondamentali del dovere di diligenza
⚫ GOV–2 IInformazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate
⚫ SBM–2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi ⚫ IRO–1 Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti,
i rischi e le opportunità rilevanti ⚫ E1–2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento
agli stessi ⚫ S1–2 Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti
dei lavoratori in merito agli impatti ⚫ S2–1 Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore ⚫ S2–2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti ⚫ S4–2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali
in merito agli impatti ⚫ G1–1 Politiche e pratiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese
(sistema di whistleblowing)
Individuare e valutare gli impatti negativi ⚫ IRO–1 Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti ⚪ E1 IRO–1 legati al clima ⚪ E3 IRO–1 legati alle acque ⚪ E4 IRO–1 connessi alla biodiversità e agli ecosistemi
⚫ S2–4 Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni
Intervenire per far fronte agli impatti negativi ⚫ Azioni e risorse connesse a: ⚪ E1–3 cambiamenti climatici ⚪ E3–2 acque ⚪ E4–3 biodiversità e agli ecosistemi ⚪ S1–4 forza lavoro ⚪ S2–4 lavoratori nella catena del valore
⚫ E1–1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici ⚫ S1–3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono
ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni ⚫ S2–3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono
ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni
Monitorare l'efficacia degli interventi e comunicare ⚫ Azioni e risorse connesse a: ⚪ E1–3 cambiamenti climatici ⚪ E3–2 acque ⚪ E4–3 biodiversità e agli ecosistemi ⚪ S1–4 forza lavoro ⚪ S2–4 lavoratori nella catena del valore
⚫ Metriche e target relativi a: ⚪ cambiamenti climatici (da E1–4 a E1–7) ⚪ acque (Metriche relative ai consumi idrici) ⚪ biodiversità e agli ecosistemi (E4–4) ⚪ forza lavoro (da S1–5 a S1–17) ⚪ lavoratori nella catena del valore (S2–5)