Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 156 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 157
In particolare: • breve termine (2025): in linea con le tempistiche del piano
strategico aziendale del Gruppo; • medio termine (entro il 2030): allineato agli impegni
del Gruppo di riduzione delle emissioni su base scientifica in linea con l’iniziativa Science-Based Targets;
• lungo termine (entro il 2050): coerente con l'impegno Net Zero del Gruppo e in linea con le evidenze scientifiche internazionali fornite dall'IPCC, nonché con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 °C.
Con riferimento ai rischi di transizione, è stata condotta un’analisi sulla base dei due scenari identificati dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) che delinea i principali percorsi di possibile evoluzione del sistema energetico: uno scenario che riflette le politiche governative già in essere e quelle programmate, pur non raggiungendo l’obiettivo di contenimento della temperatura entro i 2°C, ed uno scenario di decarbonizzazione (Sustainable Development Scenario — SDS) che considera il perseguimento dei principali obiettivi energetici di sviluppo sostenibile, tra cui il pieno accesso all’energia e il contenimento dell’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C e che prevede che le economie avanzate raggiungano le net-zero emission entro il 2050. Anche per i rischi di transizione, l’analisi è stata eseguita su tre diversi orizzonti temporali in linea con quanto svolto per i rischi fisici.
Dal 2022, il Gruppo ha iniziato a quantificare in termini di implicazioni finanziarie i rischi e le opportunità identificati e, dal 2023, ha considerato nelle analisi anche i potenziali effetti che eventi fisici di cambiamento climatico acuti, come siccità e inondazioni, possono avere sull’approvvigionamento di materie prime attraverso interruzioni nella catena di fornitura e sulla volatilità dei prezzi. In particolare, le analisi sono state svolte secondo gli scenari RCP 4.5 e RCP 8.5 sul cotone nel 2023 e sulla piuma nel 2024.
Per quanto riguarda il cotone, gli studi di letteratura analizzati nel corso del progetto hanno evidenziato che, in generale, questa pianta è intrinsecamente resistente al calore e resiliente a periodi limitati di scarsità di acqua. Tuttavia, le correlazioni tra dati storici globali e l’accadimento di eventi meteorologici estremi, evidenziano come eventi quali siccità intensa e prolungata e inondazioni persistenti possano impattare la disponibilità di cotone in alcune zone e, di conseguenza, comportare un aumento del prezzo della materia prima stessa. A valle dell’analisi svolta sui dati del Gruppo, l’impatto finanziario non è risultato essere significativo per l’organizzazione in termini di aumento stimato di costi operativi annuali.
L’analisi condotta sulla piuma non ha rilevato correlazioni significative tra i dati storici globali e l’occorrenza di eventi
meteorologici estremi. Di conseguenza, non è stato possibile effettuare ulteriori valutazioni sul potenziale impatto finanziario per il Gruppo.
In generale, i risultati dell’analisi degli scenari, che includono valutazioni su potenziali effetti finanziari derivanti da rischi fisici e di transizione e l’identificazione di misure di mitigazione con l’allocazione delle relative risorse finanziarie (vedi anche pagg. 326–329), forniscono la base per la definizione della strategia climatica del Gruppo.
Con l’obiettivo di continuare a integrare le metriche e i target utilizzati per misurare l’effetto finanziario dei rischi e delle opportunità legati al clima, il Gruppo si impegna a proseguire l’attività di allineamento alle raccomandazioni della TCFD.
I dettagli dei rischi teorici e le opportunità identificate attraverso il framework TCFD sono riportati nella tabella nella sezione “Approfondimenti”, che include anche le azioni intraprese dal Gruppo per mitigare e adattarsi ai rischi e promuovere le opportunità. Ulteriori dettagli riguardo gli elementi delle analisi sono rendicontati pubblicamente nel questionario annuale Climate Change di CDP.
I risultati delle analisi sopra descritte hanno rappresentato la base di partenza per le valutazioni condotte nell'ambito del processo di doppia rilevanza (vedi anche pagg. 124-127; 128-129) che ha considerato solo i rischi teorici che hanno superato la soglia di rilevanza: il rischio fisico derivante dall'intensificazione di fenomeni climatici estremi e cronici (ad esempio forti precipitazioni, ondate di calore o di freddo, fenomeni di siccità, ecc.), che potrebbero colpire i siti fisici comportando la possibile interruzione o riduzione dei livelli di produzione (continuità operativa) e il rischio associato ai cambiamenti nelle dinamiche di acquisto dei clienti. In aggiunta, attraverso l’analisi di doppia rilevanza, è stato identificato un rischio reputazionale teorico legato al mancato raggiungimento degli obiettivi climatici definiti nel Piano di Sostenibilità 2020-2025 (vedi anche pag. 124).
Il Gruppo Moncler considera la lotta al cambiamento climatico una priorità ed è impegnato sia a ridurre la propria impronta di carbonio, sia a mitigare i rischi e i potenziali effetti che il cambiamento climatico stesso può avere sulle proprie attività. Affrontare il cambiamento climatico è una sfida collettiva che supera i confini dell’azienda e include tutta la catena del valore, va oltre i confini nazionali e coinvolge tutti i settori, dalle aziende e i governi alle organizzazioni non governative.
La stategia climatica del Gruppo Moncler, che rappresenta un pilastro fondamentale della Strategia di Sostenibilità, esaminata e approvata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (vedi anche pagg. 101–102; 113–117), è stata sviluppata per confermare l’impegno del Gruppo a ridurre le emissioni non solo nelle proprie sedi, ma anche lungo la catena del valore, dall’estrazione delle materie prime alla produzione dei capi, fino al trasporto e alla gestione a fine vita dei prodotti finiti.
La strategia climatica del Gruppo è basata su un percorso a tappe, costantemente monitorata e soggetta a revisione annuale.
In particolare, il Gruppo Moncler si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute di scope 1 e scope 2 (in linea con l’ambizione “1,5°C”) e del 52% le emissioni di CO2e di scope 3 per unità di prodotto venduto rispetto al 2021 (in linea con l’ambizione “Well-Below 2°C”).
Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dall’iniziativa Science Based Targets (SBTi)3 e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l’innalzamento massimo
della temperatura mondiale rispetto ai livelli pre-industriali. Inoltre, il Gruppo sta monitorando lo sviluppo del GHG Protocol Land Sector and Removals Guidance e i target Forest, Land and Agriculture (FLAG).
All’interno della strategia climatica, l’adozione di energia da fonti rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza operativa e l’utilizzo di materiali “preferred” sono tra le principali leve di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG)4, in coerenza con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals — SDGs). Il dettaglio delle azioni e iniziative previste dalla strategia climatica sono descritte all’interno del paragrafo “E1–3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici” a pagg. 160–165 dove vengono approfonditi anche i progressi dell’anno. Le risorse necessarie alla sua attuazione sono integrate nella pianificazione finanziaria del Gruppo, che prevede sia costi operativi che investimenti, in linea anche con quanto riportato come “ammissibile” e “allineato” nella rendicontazione relativa alla Tassonomia UE.
[E1–1] Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici
3 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.
4 Con riferimento agli obiettivi fissati, non risultano emissioni di gas a effetto serra (GHG) bloccate (“locked-in”) associate agli asset di proprietà. Di conseguenza, non emergono rischi che tali emissioni possano ostacolare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni GHG. Nonostante ciò, il Gruppo prosegue nel monitoraggio continuo dei propri asset per assicurare la flessibilità necessaria all'adattamento agli obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni.
Net ZeroSBT di breve termine per scope 1, 2 e 3
Carbon neutral per scope 1 e 2
2021 2030 2050
PERCORSO VERSO IL NET ZERO
Baseline per il Gruppo Moncler