Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 190 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 191
[E2 IRO–1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all’inquinamento
[E2–1] Politiche relative all’inquinamento
Nel contesto dell’analisi di doppia rilevanza, è stato individuato un rischio teorico di mancato rispetto delle normative volte a contrastare l’inquinamento ambientale di acqua, aria e suolo, lungo la filiera produttiva (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo). Alcune attività, infatti, come la coltivazione, produzione e il finissaggio di alcune materie prime, possono comportare l’uso di alcuni tipi di sostanze chimiche.
Ad oggi il rischio sopracitato non è stato ritenuto rilevante per i processi produttivi interni al Gruppo, inerenti principalmente alla realizzazione di capi e alle prove di laboratorio e alle attività di ricerca e sviluppo che prevedono un quantitativo limitato e gestito di sostanze chimiche.
In relazione all’inquinamento ambientale, un tema emergente nel settore moda è il rilascio di microfibre, che si possono distaccare dai tessuti durante la produzione, l'uso e soprattutto il lavaggio e che, se sintetiche, sono identificate come microplastiche che possono avere una persistenza variabile nell'ambiente. Ad oggi, le ricerche disponibili sul rilascio di microfibre non sono ancora sufficienti per comprenderne appieno i potenziali impatti e l'entità degli effetti. Ad esempio, non esiste un approccio univoco e standardizzato in grado di monitorare e identificare il rilascio di microfibre nell’intero ciclo di vita del prodotto e vi è una conoscenza limitata degli impatti ambientali legati ai diversi tipi di fibre e dei fattori che influenzano il rilascio di microfibre. Allo stesso tempo, le strategie più efficaci per ridurre questo fenomeno sono ancora in fase di studio. Il Gruppo, consapevole dell’importanza del tema, collabora con fornitori ed organizzazioni e partecipa a tavoli di lavoro dedicati per comprendere a fondo le cause e l’entità del fenomeno e permettere poi di individuare soluzioni percorribili.
Sempre in questo ambito, il Gruppo si impegna anche a sensibilizzare i clienti affinché nella fase di utilizzo dei prodotti vengano limitati eventuali impatti sull’ambiente. In particolare, per limitare il deterioramento dei materiali e ridurre il rischio di rilascio di microplastiche, sono state inserite informazioni utili sulle etichette e nelle apposite sezioni del sito di ciascun Marchio dedicate alla composizione e cura dei capi. La maggior parte dei capi che presentano prevalentemente fibre sintetiche è rappresentata dai capispalla, che solitamente non sono sottoposti a lavaggi frequenti.
Riconoscendo la necessità di maggiore conoscenza scientifica su questo argomento, il Gruppo si riserva di rivalutare la materialità del tema relativo alle microplastiche man mano che saranno disponibili ulteriori evidenze.
In linea con quanto definito all’interno del Codice Etico, del Codice di Condotta dei Fornitori e della Politica Ambientale del Gruppo (vedi anche pagg. 159; 265; 307), il Gruppo si impegna a rispettare, e allo stesso tempo richiede ai suoi fornitori di rispettare, le normative applicabili e promuovere elevati standard ambientali, sia per le sue attività dirette sia lungo la filiera, con l’obiettivo di prevenire episodi di inquinamento e potenziali impatti sull’ambiente e le comunità locali.
Inoltre, l’uso di sostanze chimiche è disciplinato dal Gruppo nella Product Restricted Substances List (PRSL), con riferimento ai prodotti e materiali, e nella Manufacturing Restricted Substances List (MRSL) per i processi produttivi. Tali documenti tengono conto delle leggi applicabili, nonché di parametri volontari e, in linea con l’impegno del Gruppo ad adottare un approccio proattivo per identificare e progressivamente sostituire le sostanze chimiche potenzialmente pericolose. I fornitori sono vincolati contrattualmente ad attenersi a tali linee guida pubblicate anche sul sito corporate monclergroup.com. Vedi anche pag. 277.
La MRSL del Gruppo è stata definita considerando i principali standard di settore (ad esempio, quello di Zero Discharge of Hazardous Chemicals — ZDHC, a cui Stone Island ha aderito nel 2019) e prevede ulteriori approfondimenti e requisiti specifici.
La PRSL è stata predisposta, con il supporto e la verifica di consulenti e di società di testing e certificazione, considerando i requisiti dei principali standard di settore (tra cui American Apparel and Footwear Association — AAFA e Camera Nazionale della Moda Italiana), schemi di certificazione di enti indipendenti e tenendo conto delle peculiarità dei prodotti di entrambi i Marchi. Il Documento riporta i nomi delle sostanze chimiche e delle formulazioni considerate, il numero CAS (Chemical Abstract Service registry number), i metodi di analisi e detection limit da utilizzare e i relativi parametri di riferimento da rispettare.