Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 202 Gruppo Moncler | Relazione Finanziaria Annuale 2024 Relazione sulla gestione 203
[E4 SBM–3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
[E4 IRO–1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi alla biodiversità e agli ecosistemi
Il Gruppo Moncler svolge periodicamente delle analisi dedicate a monitorare la posizione delle sedi aziendali a gestione diretta (uffici, negozi, sedi produttive e polo logistico) e della filiera rispetto alle aree ecologicamente vulnerabili. Tali analisi costituiscono la base di partenza per le valutazioni condotte nell’ambito del processo di doppia rilevanza (vedi anche pag. 124–127; 128–129).
Ad oggi, le sedi del Gruppo risultano non essere situate in aree sensibili sotto il profilo della biodiversità e non svolgono attività che possano generare impatti significativi legati al degrado del suolo, alla deforestazione e alla desertificazione. Con riferimento alla filiera, in alcune aree e per alcune materie prime di origine naturale come lana, cashmere e cotone, sono emersi potenziali impatti negativi sugli ecosistemi e sugli organismi viventi che potrebbero derivare dal degrado del suolo, ad esempio a seguito di possibili pratiche agricole intensive, attività di pascolo non regolamentate o fenomeni di deforestazione (la valutazione non ha preso in considerazione le azioni di mitigazione messe in atto dal Gruppo).
Dal 2021, il Gruppo Moncler conduce periodicamente analisi del suo impatto sulla biodiversità, anche grazie alla collaborazione attiva dei propri fornitori e alle informazioni raccolte attraverso il processo di tracciabilità delle materie prime che rappresenta una componente chiave per conoscere e valutare gli impatti lungo tutta la filiera.
Questo approccio, allineato con le nuove linee guida tecniche per la definizione di obiettivi per la Natura Basati sulla Scienza — Science Based Targets for Nature1 dell’iniziativa Science-Based Targets Network (SBTN), è stato aggiornato nel 2024 con il supporto di un ente terzo qualificato. L’analisi si è focalizzata sulle materie prime con potenziale impatto rilevante in termini di biodiversità, ovvero quelle di origine
naturale, principalmente lana, cashmere, cotone e piuma, utilizzate nelle collezioni PE e AI 2024.
L’aggiornamento ha previsto una prima fase di valutazione che ha portato ad identificare nell’uso e nell’inquinamento di suolo e acqua le potenziali aree di impatto della catena del valore sulla natura. A partire da tali evidenze è iniziata la fase dell’identificazione delle priorità tenendo in considerazione la significatività dell'impatto, l'urgenza delle azioni e la fattibilità tecnica ed economica.
1 Le linee guida SBTN indicano le nuove metodologie per implementare e misurare target su base scientifica in ambito di acqua dolce e suolo. Tali metodologie, in fase di validazione da parte di un gruppo ristretto di aziende provenienti da vari settori, saranno poi utilizzabili su larga scala dalle aziende che vorranno definire suddetti target.
[E4–2] Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi
Come descritto nella Politica Ambientale, il Gruppo Moncler si impegna a:
• promuovere la protezione degli habitat naturali e il benessere degli animali nelle aree dove sono localizzati i propri siti produttivi e le catene di fornitura, riconoscendo l’importanza di salvaguardare gli ecosistemi e la biodiversità;
• collaborare con i propri fornitori e partner esterni per valutare l’impatto sulla biodiversità lungo le varie fasi della catena di fornitura attraverso una mappatura delle aree di approvvigionamento delle materie prime strategiche (come ad esempio piuma, cotone, lana, ecc.) con l’obiettivo di identificare e gestire eventuali problematiche associate;
• definire e implementare progressivamente una strategia di biodiversità volta a:
○ evitare di operare in aree o in prossimità di aree rilevanti in termini di biodiversità a livello globale o nazionale;
○ adottare misure volte a minimizzare l’intensità e l’estensione degli impatti che non possono essere evitati;
○ promuovere il ripristino delle funzioni ecologiche di base negli ecosistemi interessati, ove possibile, attraverso processi di approvvigionamento più consapevoli che favoriscano pratiche di gestione dei pascoli, terreni agricoli e delle foreste a più basso impatto.