59 GESTIONE RESPONSABILE DEL BUSINESS58 GESTIONE RESPONSABILE DEL BUSINESS GRUPPO MONCLER 2023
sponsabilità dei dipendenti; fornire le linee guida sulla base dei pi- lastri del Group Compliance Program di volta in volta aggiornato.
Le attività poste in essere dalla funzione di Compliance di Gruppo hanno l obiettivo di rafforzare il sistema di monitoraggio e di gestione dei rischi di non conformità, partendo dalle aree consi- derate più sensibili, quali salute e sicurezza, privacy, anticorruzione e product compliance.
Il Gruppo considera la protezione e la promozione della salute, della sicurezza e del benessere della persona un valore ed un prin- cipio prioritario del proprio modo di operare. Per questa ragione è stato implementato a livello globale un efficace sistema di gestione conforme allo standard internazionale ISO 45001, a livello globale in tutti gli uffici, i negozi a gestione diretta, le sedi logistiche e produt- tive. Inoltre, al fine di garantire la tutela e la promozione della salu- te e sicurezza nelle sedi aziendali, sono applicate regole di gestione omogenee, dettagliate nella Politica per la Gestione della Salute e Si- curezza adottata a livello Gruppo e svolte verifiche periodiche in tut- ti i luoghi di lavoro in cui il personale di Moncler e Stone Island presta attività lavorative. Il sistema di gestione, coadiuvato da importanti at- tività di formazione e sensibilizzazione, sia sul personale del Gruppo che sui fornitori, svolge una funzione fondamentale nel ridurre il ri- schio di infortuni sul luogo di lavoro. Vedi anche pagg. 109-112.
Sia Moncler sia Stone Island presidiano le tematiche legate al- la privacy, al fine di gestire i rischi di violazione dei dati, e alla cyber- security per mitigare i rischi di interruzioni del business dovuti ad attacchi informatici. Entrambi i Marchi evidenziano nei rispettivi Co- dici l impegno nell attuazione delle opportune misure, di natura or- ganizzativa e tecnologica, volte a rispondere in modo adeguato alle esigenze di tutela della privacy dei propri dipendenti, collaboratori, clienti e fornitori, in ottemperanza a tutte le disposizioni normative e regolamentari vigenti, nonché in conformità alle migliori e più re- centi prassi applicabili in materia. Coerentemente, sono inoltre stati adottati tutti i necessari presidi per garantire prontamente il rispet- to di tutte le misure richieste dal Regolamento UE 2016/679 Gene- ral Data Protection Regulation (GDPR). Vedi anche pagg. 242-244.
Con riferimento, invece, alle misure di prevenzione della cor- ruzione, Moncler adotta un Modello Anticorruzione, che prevede, tra le altre, una ricognizione normativa sui reati di corruzione nei Pa- esi in cui l Azienda opera, identificando le aree e i processi aziendali più a rischio di corruzione. È, quindi, in vigore una Politica Anticor- ruzione, adottata da ciascuna società del Gruppo Moncler, che definisce le responsabilità di monitoraggio dei cambiamenti della normativa, i controlli a presidio del rischio, la formazione, le attivi- tà di audit, la gestione e il reporting dei casi di non-compliance. Ve- di anche pagg. 242-244.
I principali rischi di compliance identificati dal Gruppo inclu- dono prioritariamente quelli per il cliente, legati alla sicurezza del prodotto e alla contraffazione. A tutela della salute e della sicurezza del cliente, il Gruppo richiede ai propri fornitori di operare nel rispet- to delle più restrittive legislazioni internazionali applicabili in materia di sostanze chimiche pericolose o potenzialmente pericolose e sot- topone costantemente i prodotti ad accurati controlli sulla compo- sizione chimica e sulle caratteristiche fisico-meccaniche. I fornitori sono anche vincolati contrattualmente ad attenersi alle linee gui- da aziendali contenute nella Product Restricted Substances List (PRSL) e nella Manufacturing Restricted Substances List (MRSL) di Gruppo pubblicate sul sito corporate. In particolare, la PRSL si applica a materiali, trattamenti e prodotti, e include non solo i re- quisiti dei regolamenti più restrittivi dei Paesi di produzione e ven- dita, ma anche altri requisiti volontari più stringenti in linea con un approccio precauzionale. Per verificare l attuazione di tali linee gui- da vengono effettuati test sulla composizione chimica delle mate- rie prime presso laboratori terzi specializzati da parte del fornitore e/o di Moncler e Stone Island. Entrambi i Marchi, infatti, per presi- diare pienamente questo rischio hanno istituito una funzione inter- na (Operations Compliance Department) completamente dedicata. Vedi anche pagg. 171-173.
In un ottica di maggiore tutela dei clienti e dei Brand, il Grup- po è impegnato da tempo nella lotta alla contraffazione. Entram- bi i Marchi, a tal fine, hanno messo in campo una serie di strumenti di gestione e prevenzione gestiti dal dipartimento Brand Protection and Intellectual Property di Gruppo: dalla definizione di dettaglia- te procedure alla collaborazione con le forze dell ordine, le dogane e altri brand del lusso all attività di formazione e verifica sui fornito-
ri, fino all utilizzo di etichette anticontraffazione applicate su tutti i prodotti. Vedi anche pagg. 67; 146-147.
Per una panoramica sulle diverse tipologie di rischi a cui Moncler è esposta, a completamento di quanto sopra descritto, ve- di anche la Relazione sulla Gestione contenuta nella Relazione Fi- nanziaria Annuale 2023.
ANALISI DEL RISCHIO CLIMATE CHANGE IN LINEA CON LA TCFD
È oramai evidente come i cambiamenti climatici rappresentino una sfida com- plessa ed urgente, destinata ad avere un forte impatto sul futuro del pianeta e della società. L incremento della temperatura media è considerato all origine dell aumento di eventi naturali estremi come alluvioni, trombe d aria, incendi bo- schivi, innalzamento del livello dei mari, siccità, diminuzione della produttività e alterazione degli ecosistemi agricoli ecc.. Questi eventi comportano notevoli cambiamenti e costi economici, ambientali e sociali. Tale scenario può avere an- che impatti e ripercussioni non trascurabili su diversi settori e aziende.
Dal 2021 il Gruppo Moncler analizza su base volontaria relativamente ai ri- schi aziendali legati ai cambiamenti climatici secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Sta- bility Board: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi. In aggiunta, rispondendo al questionario Climate Change di CDP, il Gruppo ne condivide pubblicamente i risultati delle analisi dei diversi scenari climatici pre- si in considerazione per valutare i principali rischi derivanti dal climate change con potenziali impatti, ad esempio, sulle principali sedi operative situate in Italia e in Romania, e su specifiche aree geografiche della catena di fornitura di Grup- po. Tali analisi e valutazioni sono svolte periodicamente e, laddove necessario, vengono integrate nella lista dei rischi e delle opportunità5 dell organizzazione.
Le attività di questo ambito sono coordinate dal responsabile della fun- zione di Risk Management incaricato della gestione dei rischi e del processo di Enterprise Risk Management (ERM), per conto dell Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), in collaborazio- ne con l Unità di Sostenibilità. I risultati delle valutazioni sono condivisi periodi- camente con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
In linea con le raccomandazioni TCFD, oltre ai rischi fisici , ovvero lega- ti all impatto fisico degli eventi climatici, sono stati anche considerati i rischi di transizione derivanti dal processo di transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio, connessi a cambiamenti delle politiche pubbliche, delle normative, della tecnologia e delle scelte dei clienti.
Con riferimento ai rischi fisici, è stata effettuata una valutazione sulla base degli scenari climatici identificati dall Intergovernmental Panel on Climate Chan- ge (IPCC) (RCP 2.6, RCP 4.5 e RCP 8.5)6. In particolare, gli scenari RCP 4.5 e RCP 8.5 presentano rispettivamente uno scenario di emissioni intermedio, allineato all Accordo di Parigi, e uno business-as-usual con emissioni di gas ad effetto ser- ra in aumento e con limitate politiche climatiche. L analisi viene eseguita su due diversi orizzonti temporali: medio termine (2030) e lungo termine (2050), al fine di valutare come gli eventi climatici possono evolvere e influenzare il business.
Anche con riferimento ai rischi di transizione, è stata condotta un anali- si sulla base dei due scenari identificati dall Agenzia Internazionale dell Energia (IEA) che delinea due principali percorsi di possibile evoluzione del sistema ener- getico: uno scenario che riflette le politiche governative già in essere e quelle programmate, pur non raggiungendo l obiettivo di contenimento della tempera- tura entro i 2°C ed uno scenario di decarbonizzazione (Sustainable Development Scenario - SDS) che persegue i principali obiettivi energetici di sviluppo soste- nibile, tra cui il pieno accesso all energia e il contenimento dell aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C e che prevede che le economie avanzate rag- giungano le net-zero emission entro il 2050. Per tale motivo, in linea con quanto svolto per i rischi fisici, anche per quelli di transizione, l analisi è eseguita su due diversi orizzonti temporali: medio termine (2030) e lungo termine (2050), al fine di valutare come gli eventi climatici possono evolvere e influenzare il business.
Dal 2022, il Gruppo ha iniziato a quantificare in termini di implicazioni fi- nanziarie i rischi e le opportunità identificati. La prima valutazione dell impatto fi- nanziario è stata effettuata attraverso uno strumento di un provider riconosciuto a livello internazionale, la cui metodologia e risultati sono allineati con le racco- mandazioni della Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD).
I risultati dell analisi di scenario climatico sono stati integrati nella valuta- zione quantitativa dell ERM, che stima la probabilità di accadimento e l impatto e classifica i rischi per livello di importanza in base all impatto finanziario. I ri- schi più rilevanti sono monitorati dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
Nel corso del 2023, l analisi, condotta con il supporto di un partner ester-
5 Maggiori dettagli sulla metodologia di analisi di scenario climatica e rispettivi risultati della valutazione dell impatto finanziario sono consul- tabili e scaricabili dal sito internet.
6 Representative Concentration Pathway.