139 BE FAIR138 BE FAIR GRUPPO MONCLER 2023
DIMENSIONE DEFINIZIONE
6 Un salario che rispetta le norme sui pagamenti dell assicurazione sociale e delle ferie pagate e che non prevede sanzioni disciplinari salariali.
7 Un salario sul quale i lavoratori ricevono informa- zioni sufficienti in anticipo (attraverso un contratto di lavoro individuale), nel corso del processo di produzione (attraverso i canali di comunicazione regolare) e al momento del pagamento del salario stesso (attraverso una dettagliata busta paga).
Un salario negoziato individualmente (con il solo datore di lavoro) e collettivamente - in par- ticolare attraverso contrattazione collettiva - tra il datore di lavoro e i rappresentanti dei la- voratori liberamente accettati all interno dell azienda.
8 Un sistema basato su medesima retribuzione per medesimo lavoro che non conduce a discri- minazioni salariali e non genera differenziali salariali ingiustificati, troppo elevati e in crescita troppo rapida all interno dell azienda.
9 Un salario che cresce almeno in proporzione rispetto all aumento dei prezzi.
10 Un salario che cresce proporzionalmente alle vendite e ai profitti generati dall azienda e che non porta a una diminuzione della quota salariale rispetto al miglioramento della perfor- mance aziendale.
11 Un andamento retributivo che non porta ad un importante riduzione dei costi salariali rispetto ai costi totali di produzione e al nu- mero totale di dipendenti.
12 Un salario che prende in considerazione i cam- biamenti dell intensità del lavoro, i contenuti tec- nologici, l evoluzione delle abilità e i compiti della forza lavoro.
In generale, il Gruppo si impegna a collaborare con tutti gli attori della propria filie- ra, con associazioni specializzate e con altri partner strategici per accrescere la consapevolezza e la comprensione del tema relativo al salario equo.
ANIMAL WELFARE E TRACCIABILITÀ La piuma è una delle materie prime più importanti per Moncler. Per questo motivo, a tutti i fornitori non solo sono richiesti i più alti stan- dard di qualità ma anche di agire in modo responsabile e nel pieno ri- spetto del benessere animale.
Con l obiettivo di tutelare l animal welfare, Moncler richiede e verifica che le sue filiere di approvvigionamento della piuma rispet- tino stringenti requisiti enunciati nel Protocollo tecnico Moncler chiamato DIST (Down Integrity System & Traceability) consultabile nella pagina dist.moncler.com. Il Protocollo DIST, la cui applicazione è stata avviata nel 2015, norma le modalità di allevamento delle oche bianche, la tracciabilità e la qualità tecnica della piuma. Moncler ac- quista solo piuma che ha ottenuto la certificazione DIST.
Tra i requisiti base che devono essere rispettati ad ogni livello della filiera, si evidenziano:
la piuma deve essere ricavata esclusivamente da oche bian- che allevate e provenienti dalla filiera alimentare di cui la piu- ma è un by-product (prodotto secondario);
non è ammessa alcuna forma di spiumaggio degli animali vi- vi o di alimentazione forzata.
Il Protocollo, definito tenendo in considerazione le peculiarità della struttura della filiera di approvvigionamento di Moncler, è il risultato
Sistema di retribuzione
Comunicazione e dialogo sociale
Discriminazione salariale e disparità salariale
Salario reale
Quota salariale
Costo del salario
Intensità di lavoro, tecnologia e aggiorna- mento professionale
di un dialogo aperto e costruttivo alimentato da un multi-stakehol- der forum, istituito nel 2014, che ha preso in considerazione le aspettative dei vari portatori di interesse adottando un approccio scientifico e olistico al tema del benessere degli animali. Il forum, presieduto da un Professore ordinario presso il Dipartimento di Ma- nagement dell Università Ca Foscari di Venezia con specifica cono- scenza e competenza nelle tematiche di sostenibilità, è composto oltre che da personale Moncler, da esperti provenienti dal Diparti- mento di Medicina Veterinaria dell Università degli Studi di Milano, dall Istituto Nazionale Polacco di zootecnia Koluda Wielka, da Com- passion in World Farming, organizzazione non governativa che si occupa del benessere degli animali negli allevamenti, da società di certificazione e consulenza (SGS, Control Union, IDFL, KPMG) e, a partire dal 2023, a seguito dell inclusione nel protocollo DIST anche dei moduli specifici sui diritti umani e sulla compliance ambientale, anche rappresentanti di organizzazioni internazionali come l Inter- national Labour Organization. Con la convinzione che il dialogo sia fonte di miglioramento, a marzo 2024 è stato organizzato il decimo multi-stakeholder forum durante il quale sono stati discussi nuovi aggiornamenti al documento volti ad evolvere ulteriormente il Pro- tocollo.
Nel Protocollo il benessere animale è valutato secondo una prospettiva innovativa. Accanto all approccio tradizionale che con- sidera l ambiente in cui vive l animale (disponibilità di cibo e di acqua, spazio adeguato per il movimento, ecc.) il DIST, in linea con le indi- cazioni della Commissione Europea, valuta il benessere basandosi anche su un attenta osservazione dell animale attraverso le cosid- dette Animal-Based Measure (ABM)6. Le ABM consentono una valu- tazione diretta dello stato dell animale, ossia di come l oca risponde ai diversi fattori dell ambiente in cui vive (outcome approach). Gli in- dicatori Animal-Based utilizzati nel Protocollo DIST sono nove ed in- cludono, tra gli altri, quelli volti all identificazione di comportamenti o aspetti anomali come la plumofagia7, la presenza di ali disloca- te o rotte, di irregolarità delle piume, di becco con colore irregolare. Queste situazioni sono infatti associabili a contesti in cui il benesse- re dell oca è compromesso a causa di diversi fattori, tra cui l elevata densità di allevamento, una dieta inadeguata, l assenza di accesso all esterno oppure inappropriate modalità di gestione degli animali.
Un altro indicatore importante e innovativo introdotto nel Pro- tocollo è la valutazione della relazione uomo-animale attraverso la ri- sposta ad un test specifico (HAR test, Estep and Hetts, 1992).
Tutti i fornitori si devono attenere scrupolosamente ai requi- siti previsti dal Protocollo, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell animale e della più alta qualità ad ogni anel- lo della catena di fornitura. Per verificare il rispetto dei princìpi con- tenuti nel Protocollo, Moncler svolge costantemente delle stringenti attività di audit sul campo lungo tutta la sua filiera della piuma che è particolarmente verticalizzata. La filiera include diverse tipologie di soggetti: gli allevamenti di oche, i macelli dove gli animali vengono esclusivamente abbattuti per la produzione di carne e dove succes- sivamente viene prelevata la piuma, le aziende che effettuano le fasi di lavaggio, pulizia, selezione e lavorazione della materia prima. Inol- tre, vanno considerati i façonisti che, a valle del processo di acquisto della piuma, confezionano il prodotto finito.
Al fine di garantire la massima imparzialità delle verifiche: gli audit sono commissionati e pagati direttamente da Mon-
cler e non dal fornitore; l attività di certificazione è stata affidata ad un ente terzo qua-
lificato i cui auditor sono stati formati da veterinari e zootecnici del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell Università degli Studi di Milano;
l operato dell ente certificatore è a sua volta soggetto alla veri- fica di un altro organismo di certificazione esterno accreditato.
In particolare, nel 2023 sono stati condotti 156 audit on site di terza parte, verificando così tutte le entità della filiera. In tutti i casi in cui sono state riscontrate delle non conformità non gravi durante le at- tività di verifica, gli allevamenti hanno dovuto mettere in atto tempe- stive azioni correttive prima di ottenere la certificazione. Durante gli audit svolti in nessuna farm sono stati riscontrati casi di spiumaggio di animali vivi o di alimentazione forzata.
Per comunicare in modo trasparente l impegno dell Azienda in tale ambito, all interno di tutti i capi Moncler è inserita un etichet-
6 Le Animal-Based Measure sono indicatori, rilevabili direttamente sull ani- male, che valutano lo stato reale dell animale stesso in relazione alla sua capacità di adattamento a specifici ambienti di allevamento. Tali misure comprendono indicatori fisiologici, patologici e comportamentali.
7 La plumofagia è un comportamento anormale nella specie avicola che con siste nel beccare le piume di un altro soggetto o strapparle con il becco.