57 GESTIONE RESPONSABILE DEL BUSINESS56 GESTIONE RESPONSABILE DEL BUSINESS GRUPPO MONCLER 2023
dello ERM con i rischi derivanti dal cambiamento climatico, in base agli ambiti definiti dalle raccomandazioni della Task Force on Clima- te-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board.
I risultati delle attività di ERM e, in generale, i processi di risk management, vengono presentati almeno semestralmente al Comi- tato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministra- zione, come parte integrante della relazione del responsabile della funzione di Internal Audit sul funzionamento e sull adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
RISCHI SOCIALI Nell ambito delle nostre persone, tra i principali rischi riferiti all area gestione delle risorse umane, il Gruppo ha identificato i potenzia- li rischi di dipendenza da figure chiave e di difficoltà nel trattenere e sviluppare talenti. Per farvi fronte, è stato implementato un siste- ma di valutazione della performance che copre l intera popolazio- ne aziendale e che prende in considerazione sia le soft skills sia le competenze tecniche. Tale sistema favorisce la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze individuali nel medio lungo termine, pre- vede la definizione di piani di successione e consente la valorizza- zione dei migliori talenti. Il Gruppo ha, inoltre, sviluppato un piano di incentivazione a medio-lungo termine specificatamente indirizza- to a figure manageriali e persone in ruoli chiave al fine di favorirne la retention. Vedi anche pagg. 97-105.
Il rischio di violazione dei diritti umani a danno dei dipendenti delle società del Gruppo viene considerato esclusivamente a livel- lo di rischio teorico, in virtù delle tutele previste dalle varie leggi e/o contratti collettivi di lavoro, dagli standard lavorativi e dai princìpi di DE&I enunciati nei Codici Etici di Moncler e Stone Island e dalla Politica Diritti Umani emanata nel 2023 e parte integrante del Codi- ce Etico e soprattutto dalle attività di presidio esercitate dalle sedi corporate. Si evidenzia che dal 2022, al fine di continuare a garanti- re un processo di selezione e assunzione delle persone nel rispetto delle pari opportunità nonché di promuovere la diversità e un am- biente sempre più inclusivo sin dalla fase di candidate experience, il Gruppo ha aggiornato la Policy di Ricerca, Selezione e Assunzio- ne del Personale. Vedi anche pagg. 95; 107-109. Il Gruppo da sem- pre, invita alla segnalazione, al proprio responsabile o al team delle Risorse Umane, di comportamenti scorretti subiti o ai quali si ha as- sistito; inoltre, ha implementato un sistema di regole e un processo di whistleblowing attraverso il quale è possibile segnalare anche in forma anonima irregolarità, illeciti, violazioni di Codice Etico e normative interne, tra cui presunte violazioni di diritti umani.
Il modello di business del Gruppo prevede che la produzione dei propri prodotti avvenga attraverso i siti produttivi di proprietà di Moncler in Romania, la smart factory di Trebaseleghe (Padova) e at- traverso façonisti e fornitori di commercializzato in Italia e all estero. Inoltre, sia Moncler sia Stone Island acquistano materie prime e servizi da un ampio numero di fornitori nel mondo. L eterogeneità dei partner e l estensione geografica nella quale il Gruppo opera hanno portato a investire ingenti risorse per prevenire e monitorare, anche attraver- so un processo di tracciabilità, l esistenza di eventuali rischi legati a violazioni dei diritti umani lungo la catena di fornitura, con un fo- cus particolare verso i façon, i laboratori specializzati e i più rilevanti operatori della logistica. Moncler e Stone Island regolarmente verifi- cano, anche con l ausilio di società specializzate certificate, il rispetto da parte della propria filiera delle leggi applicabili e dei princìpi sanci- ti nel Codice Etico e nel Codice di Condotta dei Fornitori. Quest ulti- mi, in particolare, definiscono gli standard di comportamento a cui i fornitori si devono attenere, pena fino la possibile risoluzione del rap- porto di collaborazione. Il Gruppo è altresì impegnato a sensibilizzare, attraverso attività di formazione, sia i team interni sia i propri partner sull importanza dei princìpi di un approvvigionamento responsabi- le. A seguito delle verifiche concluse nel 2023, sono state riscontra- te alcune limitate situazioni di non conformità su specifici elementi normativi, quali alcuni aspetti retributivi, come ad esempio il paga- mento delle maggiorazioni per tutte le ore di straordinario lavorate, e di salute e sicurezza, come ad esempio la certificazione prevenzione incendi, l inadeguata gestione della formazione all interno degli sta- bilimenti, uscite di sicurezza ed estintori non in linea con i requisiti normativi. La risoluzione di questi aspetti è oggetto di attività di fol- low-up sulla base di tempistiche predefinite a seconda della gravità delle irregolarità riscontrate. Vedi anche pagg. 133-138.
RISCHI AMBIENTALI, SOCIALI E DI COMPLIANCE
RISCHI AMBIENTALI Anche le tematiche ambientali e i rischi ad esse correlati sono og- getto di valutazione e definizione di piani di mitigazione.
Con riferimento ai rischi ambientali legati ai cambiamenti cli- matici, a partire dal 2021, il Gruppo rendiconta su base volontaria all interno sia della Dichiarazione Non Finanziaria sia nel CDP Cli- mate Change questionnaire, i rischi aziendali legati ai cambiamen- ti climatici secondo le richieste dell European Securities and Market Authority (ESMA) e le raccomandazioni della Task Force on Clima- te-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Bo- ard: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.
I potenziali ed effettivi rischi analizzati riguardano l intensifi- cazione dei fenomeni climatici estremi, l aumento del costo di alcu- ne tipologie di materie prime, l introduzione di normative finalizzate a contenere il cambiamento climatico ed eventuali cambiamenti nelle dinamiche di acquisto del cliente.
Oltre ai rischi legati ai cambiamenti climatici, il Gruppo iden- tifica tra i potenziali rischi ambientali anche il mancato o incom- pleto rispetto di norme e leggi in materia che potrebbe comportare eventuali sanzioni di tipo penale e/o esborsi pecuniari; i fenomeni di inquinamento ambientale legati, ad esempio, ad emissioni incon- trollate, a un non adeguato smaltimento di rifiuti e acque reflue o a sversamenti nel terreno di sostanze pericolose.
Inoltre, il Gruppo analizza anche alcuni potenziali rischi legati alla perdita di biodiversità, e al conseguente impatto sull approvvi- gionamento di alcune materie prime, causati da processi di defore- stazione, degrado del suolo e contaminazione delle acque.
Il Gruppo è impegnato a prevenire e mitigare eventuali rischi ambientali attraverso diverse iniziative e progettualità.
Ha sottoscritto l Iniziativa dei Science Based Targets (SBTi) definendo obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra coerenti con l impegno delle Nazioni Unite a limitare l innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.
Il Gruppo ha definito regole, processi e attività di controllo per prevenire e gestire eventuali rischi ambientali provenienti dai propri fornitori di lavorazioni e materie prime, tramite l adozione del Codice Etico, del Codice di Condotta dei Fornitori e della Po- lita Ambientale, aggiornata a luglio 2022, contenenti disposizioni vincolanti il cui rispetto viene verificato tramite audit di compliance ambientale svolti da enti terzi specializzati.
Il Gruppo inoltre gestisce i rischi derivanti dall interruzione tem- poranea dell operatività derivante da eventi esterni o eventi natura- li attraverso diverse iniziative, tra cui piani di continuità, oltre a polizze assicurative a copertura della perdita di integrità degli asset aziendali e dei danni derivanti dall interruzione dell attività di business.
Infine, il Gruppo considera il potenziale rischio di violazione dei princìpi di benessere animale. Per questa ragione entrambi i Marchi richiedono ai propri fornitori di rispettare i requisiti di benes- sere animale così come sanciti nel proprio Codice di Condotta dei Fornitori. In particolare, Moncler richiede e verifica che le sue filie- re di approvvigionamento della piuma rispettino stringenti requisi- ti enunciati nel Protocollo proprietario DIST (Down Integrity System & Traceability), effettuando in maniera continuativa verifiche, con il supporto di un ente terzo specializzato, a garanzia di un adeguato trattamento degli animali. Stone Island invece si approvvigiona so- lo di piuma certificata RDS (Responsible Down Standard). Vedi an- che pagg. 135-136; 138-140; 147-148; 163-166.
Dalla collezione Primavera/Estate 2024 Moncler ha eliminato la pelliccia4 da tutte le sue collezioni. L Azienda ha interrotto, infat- ti, l acquisto di pelliccia proveniente da animali allevati o catturati in natura esclusivamente o prevalentemente per il loro pelo nel 2022, e l ultima collezione con capi con pelliccia è stata l Autunno/Inver- no 2023. Questa decisione riflette il continuo impegno di Moncler ad adottare pratiche di business sempre più responsabili ed è coe- rente con il costruttivo dialogo avviato da tempo con l associazione animalista italiana LAV come rappresentante della Fur Free Allian- ce. Stone Island non utilizza pelliccia dal 2018 e ha aderito anch es- sa alla Fur Free Retailer Policy. Vedi anche pag. 140.
RISCHI DI COMPLIANCE E DI ALTRE TIPOLOGIE Con riferimento ai rischi di non conformità, è stata adottata, inoltre, una Procedura di Compliance a livello di Gruppo al fine di: divulga- re la definizione di compliance; stabilirne gli ambiti di applicabilità; fissare i princìpi generali di compliance adottati; definire ruoli e re-
4 Con il termine pelliccia si identifica qualsiasi pelle con pelo attaccato proveniente da animali allevati o catturati in natura esclusivamente o prevalentemente per la loro pelliccia, ad esempio volpe, visone, coyote, procione finlandese, ermellino, ecc..