65 RELAZIONE SULLA GESTIONE64 RELAZIONE SULLA GESTIONE GRUPPO MONCLER 2023
commerciali o finanziarie, potrebbero avere un incidenza sulle ven- dite soprattutto in relazione a specifiche aree geografiche. In parti- colare, negli ultimi anni è aumentata la rilevanza dei mercati asiatici per il settore dei beni di lusso, arrivando a rappresentare per il mar- chio Moncler a fine 2023 la metà del fatturato; mentre Stone Island, avendo solo di recente avviato un espansione internazionale in par- ticolare in Asia e America, rimane più esposta al mercato Europeo (70% dei ricavi dei dodici mesi dell esercizio 2023).
RISCHI LEGATI AD ATTACCHI CIBERNETICI ( CYBER RISKS ) E ALLA TUTELA DEI DATI PERSONALI La rapida evoluzione tecnologica e la crescente complessità orga- nizzativa del Gruppo, unitamente alla crescente sofisticazione e frequenza degli attacchi informatici, non escludono il potenziale ri- schio per il Gruppo di attacchi cyber, mediante l utilizzo di innova- tive tecniche di attacco.
A tale riguardo Moncler investe in modo significativo nel pro- prio modello di gestione dei rischi cibernetici in ottica di business continuity e di protezione dei dati personali, con l adozione delle migliori tecnologie e metodologie di identificazione delle vulnera- bilità e di protezione dei sistemi, garantendo la presenza di com- petenze qualificate in ambito di cyber sicurezza, la formazione del proprio personale e un attento processo di valutazione e revisione periodica dei rischi, anche in relazione alle terze parti.
RISCHI CONNESSI AL COSTO ED ALLA DISPONIBILITÀ DI MATERIE PRIME DI ELEVATA QUALITÀ, AL CONTROLLO DELLA FILIERA E AI RAPPORTI CON I FORNITORI La realizzazione dei prodotti a marchio Moncler e Stone Island ri- chiede materie prime di elevata qualità, tra le quali, a titolo esempli- ficativo, piuma, nylon, cotone e lana. Il prezzo e la disponibilità delle materie prime dipendono da un ampia varietà di fattori, in larga mi- sura non controllabili dal Gruppo e difficilmente prevedibili.
Nonostante il Gruppo sia sempre riuscito a garantirsi un ap- provvigionamento di materie prime commisurato alle esigenze pro- duttive per quantità e qualità, non si può escludere che l insorgere di ulteriori tensioni sul fronte dell offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento e un ulteriore incremento dei costi, con con- seguenze negative sui suoi risultati economici. Al fine di minimizza- re i rischi legati alla potenziale indisponibilità delle materie prime nei tempi richiesti dalla produzione, Moncler adotta una strategia mul- ti-sourcing di diversificazione dei fornitori e programma gli acqui- sti con un orizzonte temporale di medio termine. Inoltre, i fornitori di materie prime devono contrattualmente rispettare precisi vincoli di qualità, composizione e prestazione e rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione dei lavoratori, condizioni di lavoro e conformità alle normative giuslavoristiche locali, rispetto del benessere anima- le, dell ambiente e nell uso di sostanze chimiche pericolose.
Con riferimento ai diritti dei lavoratori, il Gruppo Moncler in- clude tra i criteri di qualifica dei fornitori il superamento di audit so- ciali svolti da professionisti qualificati.
Relativamente al rispetto degli animali, il marchio Moncler ha costituito un multi-stakeholder forum che ha approvato e continua- mente monitora e integra il Protocollo DIST (Down Integrity System & Traceability) dedicato alla piuma, a cui i fornitori si devono atte- nere scrupolosamente, a garanzia della tracciabilità della materia prima, del rispetto dell animale e della più alta qualità lungo tutta la filiera. Relativamente alle sostanze chimiche pericolose, il Grup- po richiede ai propri fornitori di operare nel rispetto assoluto del- le più restrittive legislazioni internazionali applicabili in materia di sostanze chimiche pericolose o potenzialmente pericolose, tra cui il regolamento europeo REACH , gli standard cinesi GB , le norme giapponesi JIS e di conformarsi alla Product Restricted Substance List (PRSL) e alla Manufacturing Restricted Substances List (MR- SL) aziendali che includono non solo parametri derivanti da leggi, ma anche molti requisiti volontari più restrittivi, in linea con un ap- proccio precauzionale.
RISCHI CONNESSI ALL IMMAGINE, ALLA REPUTAZIONE E ALLA RICONOSCIBILITÀ DEI MARCHI Il settore dei beni di lusso è influenzato dai cambiamenti dei gusti e del- le preferenze dei consumatori, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera. Il successo del Gruppo Mon- cler è influenzato in maniera rilevante dall immagine, dalla reputazio-
ne e dalla riconoscibilità dei suoi marchi. Qualora in futuro il Gruppo non fosse in grado, attraverso i propri prodotti e le proprie iniziative, di mantenere alta l immagine, la reputazione e la riconoscibilità dei propri marchi, le vendite e i risultati economici potrebbero risentirne.
Pertanto, il Gruppo si adopera costantemente per mantene- re ed accrescere la forza del marchio Moncler e del marchio Stone Island prestando attenzione alla qualità dei prodotti, all innovazione, alla comunicazione e allo sviluppo del proprio modello distributivo at- traverso criteri di selettività, qualità e sostenibilità, anche nella scel- ta delle controparti con cui operare. Il Gruppo integra valutazioni di sostenibilità, anche connesse al rispetto di valori locali (religiosi, cul- turali e sociali) nelle proprie strategie di comunicazione e marketing, ritenendo la continua creazione di valore per tutti i propri stakehol- der fondamentale e prioritaria per rafforzare la propria reputazione.
RISCHI CONNESSI AI RAPPORTI CON I PRODUTTORI TERZI Il Gruppo Moncler gestisce direttamente lo sviluppo delle collezio- ni così come l acquisto o la scelta delle materie prime, mentre per la fase di confezionamento dei capi si avvale sia di fabbriche di pro- prietà, sia di soggetti terzi indipendenti che operano sotto la stretta supervisione del Gruppo (façonisti).
Nonostante il Gruppo non dipenda in misura significativa da alcun façonista, non può escludersi che l eventuale interruzione o cessazione del rapporto con alcuni tra i façonisti più rilevanti possa influenzare in misura negativa l attività del Gruppo con conseguen- ze sulle vendite e sui risultati economici.
Il Gruppo Moncler ha in essere un controllo costante sulla fi- liera di produttori terzi al fine di assicurarsi, oltre agli elevati requisiti di qualità e affidabilità finanziaria, il pieno rispetto, tra le altre, delle leggi sul lavoro, sulla sicurezza dei lavoratori e sull ambiente, non- ché dei principi del proprio Codice Etico e di Condotta dei Fornitori mediante audit presso i terzisti e presso i loro subfornitori. Tuttavia, non si può escludere il rischio che la controparte non rispetti piena- mente i contratti stipulati con Moncler in termini di qualità, tempe- stività delle consegne rispetto delle normative applicabili.
RISCHI CONNESSI ALLA RETE DISTRIBUTIVA RETAIL Il Gruppo Moncler genera con il brand Moncler la maggior parte dei propri ricavi attraverso il canale retail, costituito da negozi mo- nomarca gestiti direttamente (DOS) e dal negozio online, mentre il marchio Stone Island è maggiormente esposto al canale wholesa- le (58% dei ricavi dell esercizio 2023). Il Gruppo ha dimostrato negli anni la capacità di aprire nuovi negozi nelle posizioni più prestigiose delle più importanti città del mondo e all interno di department store di altissimo profilo, nonostante la competizione fra gli operatori del settore dei beni di lusso per assicurarsi tali posizioni sia molto forte. Per questo motivo, non si può escludere che in futuro il Gruppo pos- sa incontrare difficoltà nell apertura di nuovi punti vendita, con con- seguenze negative sulle prospettive di crescita del business.
Inoltre, per sua natura, il business retail è caratterizzato da una maggiore incidenza di costi fissi, principalmente legati ai con- tratti d affitto. Nonostante il management abbia dimostrato negli anni la capacità di sviluppare un business retail profittevole, non si può escludere che un eventuale rallentamento dei fatturati in aree geografiche specifiche, possa ridurre la capacità del Gruppo di generare profitto.
RISCHI AMBIENTALI Le tematiche ambientali e i rischi ad esse correlati sono anch essi oggetto di valutazione e definizione di piani di mitigazione.
Con riferimento ai rischi ambientali legati ai cambiamenti cli- matici, a partire dal 2021, il Gruppo rendiconta su base volontaria all interno sia della Dichiarazione Non Finanziario sia nel CDP Cli- mate Change questionnaire, i rischi aziendali legati ai cambiamen- ti climatici secondo le richieste dell European Securities and Market Authority (ESMA) e le raccomandazioni della Task Force on Clima- te-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Bo- ard: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.
I potenziali ed effettivi rischi analizzati riguardano l intensifica- zione dei fenomeni climatici estremi, l aumento delle temperature me - die, l aumento del costo di alcune tipologie di materie prime, l intro- duzione di normative finalizzate a contenere il cambiamento clima- tico ed eventuali cambiamenti nelle abitudini di acquisto del cliente. In aggiunta ai rischi legati ai cambiamenti climatici, il Gruppo iden-