99 BILANCIO CONSOLIDATO98 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO MONCLER 2023
FONDO SVALUTAZIONE MAGAZZINO Il Gruppo produce e vende principalmente capi d abbigliamento che sono soggetti a modifiche nel gusto della clientela ed al trend nel mondo della moda. Il fondo svalutazione magazzino riflette per- tanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui capi delle collezioni di stagioni passate, tenendo in considerazione la capacità di vendere i capi stessi attraverso i diversi canali distri- butivi in cui opera il Gruppo.
RECUPERABILITÀ DELLE ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE Il Gruppo è soggetto a imposte in numerosi paesi e alcune stime si rendono necessarie al fine di determinare le imposte in ciascuna giurisdizione. Il Gruppo riconosce attività per imposte anticipate fi- no al valore per cui ne ritiene probabile il recupero negli esercizi fu- turi ed in un arco temporale compatibile con l orizzonte temporale implicito nelle stime del management.
STIMA DEI FONDI RISCHI E DELLE PASSIVITÀ POTENZIALI Il Gruppo può essere soggetto a contenziosi legali e fiscali riguar- danti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte al- la giurisdizione di diversi stati. Le cause ed i contenziosi contro il Gruppo sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fat- ti e le circostanze inerenti a ciascun contenzioso, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il ma- nagement si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in ma- teria legale e fiscale. Il Gruppo rileva una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso fi- nanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l ammonta- re, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
PASSIVITÀ PER LEASING E ATTIVITÀ PER DIRITTO DI UTILIZZO Il Gruppo rileva l attività per il diritto di utilizzo e la passività del le- asing. L attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.
Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorren- za, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati, delle caratteristiche dell ambiente economico in cui è stato stipulato il contratto e del credit adjustment.
La passività del leasing viene successivamente incremen- tata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in ca- so di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell indice o tasso, in caso di modifica dell im- porto che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all esercizio o meno di un opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.
I contratti di leasing nei quali il Gruppo agisce da locatario possono prevedere opzioni di rinnovo con effetti, quindi, sulla du- rata del contratto stesso. Valutazioni sull esistenza di una relativa certezza che tale opzione sia (o non) esercitata possono influenza- re, anche in maniera significativa, l importo delle passività di leasing e delle attività per il diritto di utilizzo.
SISTEMI DI INCENTIVAZIONE E REMUNERAZIONE VARIABILE Per la descrizione in merito alla determinazione del fair value dei pa- gamenti basati su azioni per l incentivazione del management del Gruppo Moncler si rinvia al paragrafo 2.13.
IAS 29 IPERINFLAZIONE Si segnala, inoltre, che il principio contabile IAS 29 avrebbe trova- to applicazione al 31 dicembre 2023, così come al 31 dicembre 2022, in relazione alla controllata in Turchia, paese per il quale nel corso dell esercizio sono maturate le condizioni per la qualifica co- me economia iper-inflazionata. Tuttavia, gli effetti contabili derivan- ti dall applicazione del citato principio non sono rilevanti e pertanto non sono stati considerati nella redazione della presente Relazione Finanziaria Annuale.
Per la stima delle passività finanziarie riferite all acquisto delle quo- te di minorities ed all IFRIC 23: incertezze sui trattamenti fiscali, si rinvia ai paragrafi 2.20 e 2.16.
1.3 IMPATTO DELLE TEMATICHE RELATIVE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Il Gruppo ha definito una strategia climatica finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra (GHG), nell intento di contribui- re positivamente all obiettivo globale di combattere il cambiamen- to climatico, in linea con quanto richiesto nell Accordo di Parigi sul clima. Tale strategia, integrata nel modello di business del Gruppo, comprende obiettivi a medio e lungo termine.
In particolare, il Gruppo si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di CO2e assolute dello Scope 1 e Sco- pe 2 (in linea con l ambizione 1,5º ) e del 52% le emissioni di CO2e dello scope 3 (in linea con l ambizione Well-Below 2º ) per unità di prodotto venduto rispetto al 2021.
Inoltre, il Gruppo Moncler si è impegnato a raggiungere emissio- ni nette zero (Net Zero1) lungo tutta la catena del valore entro il 2050.
Tali obiettivi sono stati formalmente approvati dalla Science Based Targets initiative (SBTi)2 e giudicati coerenti con il contribu- to richiesto alle aziende per limitare l innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli preindustriali.
Le principali azioni intraprese per il raggiungimento di tali obiettivi sono le seguenti:
utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili (sia acquistata che autoprodotta);
implementazione di attività di efficienza energetica (sistemi di gestione degli edifici Building Management System BMS, si- stemi di illuminazione, condizionamento e riscaldamento più efficienti, miglioramento dell isolamento termico degli edifici e promozione di standard ambientali per gli edifici);
adozione di veicoli a basso impatto ambientale nella flotta di auto del Gruppo;
ottenimento di certificazioni LEED per i nuovi negozi3 e per tutte le nuove costruzioni aziendali.
Per le emissioni di Scope 3: la progressiva introduzione di materiali preferred nelle col-
lezioni; promozione di progetti di agricoltura rigenerativa; la decarbonizzazione della catena di fornitura attraverso mi-
sure di efficientamento energetico e l adozione di energie da fonti rinnovabili.
Le azioni sopra descritte si riflettono e si rifletteranno sul Bilancio Consolidato del Gruppo in termini di nuovi investimenti e di opera- zioni ricorrenti (ad es. acquisto di certificati di garanzia di origine, acquisto di materie prime certificate, ecc.).
Il Gruppo rendiconta su base volontaria sia nella Dichiarazio- ne Non Finanziaria sia nel CDP Climate Change questionnaire, i ri- schi aziendali legati ai cambiamenti climatici secondo le richieste dell European Securities and Market Authority (ESMA) e le racco- mandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclo- sures (TCFD) del Financial Stability Board: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.
È stato valutato l impatto dei cambiamenti climatici anche con riferimento alle stime e alle valutazioni effettuate nel bilancio. Gli impatti a medio termine sono stati presi in considerazione nelle proiezioni del business plan che costituiscono la base per lo svolgi- mento dell impairment test.
Alla data di rendicontazione, non vi sono effetti rilevanti sul- le grandezze rappresentate nel Bilancio Consolidato del Gruppo.
Inoltre, per rafforzare l impegno del Gruppo nei confronti delle tematiche ESG, a partire dal piano Performance Share 2020, è sta- to introdotto un ESG Performance Indicator focalizzato sulla carbon neutrality per tutte le sedi a gestione diretta del Gruppo nel mon- do (uffici, negozi, polo logistico, siti produttivi), sulla riduzione della plastica monouso vergine di origine fossile e sul riciclo degli scarti di produzione di nylon, che tiene in considerazione anche l inclusio- ne del Gruppo negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe.
1 Il raggiungimento di Net Zero comporta l equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero, le aziende de- vono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue.
2 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources In- stitute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.
3 Esclusi gli Shop-in-shop.