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INVESTOR RELATIONS DI MONCLER

La riduzione delle emissioni a effetto serra (GHG) tramite l’adozione di energie rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza operativa è una leva fondamentale della strategia del Gruppo Moncler per contrastare il cambiamento climatico, definita in coerenza con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development GoalsSDGs).
Nel 2020, Moncler ha definito i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in linea con la Science Based Targets initiative (SBTi)1.
A seguito dell’integrazione di Stone Island,

dell’internalizzazione del canale e-commerce di Moncler, nel 2022 il Gruppo ha ridefinito gli obiettivi di riduzione di CO2 per garantire l’inclusione di tutte le fonti di emissioni di CO2 e per riflettere l’effettiva dimensione e impatto del business.
In particolare, il Gruppo Moncler si è impegnato a ridurre, entro il 2030, del 70% le emissioni di COe assolute dello scope 1 e scope 2 (in linea con l’ambizione “1,5°”) e del 52% le emissioni di CO2 e dello scope 3 (in linea con l’ambizione “Well-Below 2°”) per unità di prodotto venduto rispetto al 2021.

Inoltre, il Gruppo Moncler si è impegnato a raggiungere emissioni nette zero (Net Zero2) lungo tutta la catena del valore entro il 2050.
Tali obiettivi sono stati approvati dalla Science Based Targets initiative e giudicati coerenti con il contributo richiesto alle aziende per limitare l’innalzamento massimo della temperatura mondiale rispetto ai livelli pre-industriali.
Il Gruppo Moncler si impegna da ormai due anni a riportare e comunicare in maniera trasparente il proprio impatto sul cambiamento climatico e i progressi rispetto agli obiettivi sul CDP Climate Change questionnaire.

Consumi energetici ed emissioni scope 1 e 2

I consumi energetici diretti e indiretti presso le sedi del Gruppo Moncler sono principalmente legati all’attività produttiva in Romania e al polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) oltre al riscaldamento, condizionamento, all’illuminazione delle strutture e al funzionamento delle apparecchiature informatiche nelle sedi corporate e nei negozi di Moncler e Stone Island.

Nel 2022, nonostante un aumento dei consumi energetici totali indiretti, guidato da una crescita dell’attività di business che ha superato il 2021 in termini di numero di negozi, è stata registrata una riduzione del 21% di emissioni di scope 1 e 2 (market-based) rispetto al 2021 (-17% vs 2021 considerando Stone Island consolidata a partire dal 1 aprile 2021) grazie a

un maggiore impiego di energia rinnovabile, di sistemi di illuminazione, condizionamento e riscaldamento a maggiore efficienza e ad un aumento delle auto del parco aziendale a basso impatto ambientale. La riduzione delle emissioni CO2e di scope 1 e 2 normalizzate sui ricavi è ancora più evidente: -35% emissioni per milione di Euro di ricavi vs 20213.

Iniziative di riduzione dei consumi e delle emissioni scope 1 e 2

Al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2, il Gruppo Moncler sta implementando diverse attività nei negozi, negli uffici, nel polo logistico e nelle proprie sedi produttive.

Le iniziative vanno dalla progressiva sostituzione di impianti di illuminazione tradizionale con lampade a LED, all’impiego di impianti di supervisione Building Management System per la gestione integrata e più efficiente dei consumi energetici,

all’utilizzo di elettricità da fonti rinnovabili, all’impiego di apparecchiature informatiche ecosostenibili, fino alla promozione del progressivo inserimento nel parco auto di vetture a basso impatto ambientale.

ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI

L’utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili rappresenta uno strumento strategico per il percorso di decarbonizzazione delle attività dirette del Gruppo.
In linea con l’impegno ad arrivare al 100% di energia elettrica rinnovabile nelle sedi del Gruppo a livello globale entro il 2023, nel corso del 2022 il Gruppo Moncler ha utilizzato energia elettrica da fonti rinnovabili per un totale pari a circa il 90% del consumo totale delle sedi aziendali (circa +10 punti percentuali rispetto al 2021).

Complessivamente, il Gruppo utilizza solo energia da fonti rinnovabili in Italia, Romania e altri Paesi tra cui la Cina9, Stati Uniti, Canada e Francia.
Il Gruppo ha raggiunto questo risultato attraverso:
Installazione di pannelli fotovoltaici: presso il polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) l’impianto fotovoltaico ha contribuito alla creazione di circa 162 MWh di energia nel corso dell’anno 2022. Anche Stone Island si è dotata di un impianto fotovoltaico presso la sede di Ravarino (Modena) che, nel corso del 2022,

ha contribuito alla realizzazione di circa 115 MWh di energia, di cui 690 kWh immessi nella rete;
Acquisto di elettricità da fonti rinnovabili: anche nel 2022 il Gruppo ha continuato a convertire i contratti di fornitura di energia convenzionale in contratti di energia da fonte rinnovabile. Laddove non disponibile un’offerta di energia da fonte rinnovabile da parte del provider energetico, il Gruppo ha proseguito con l’acquisto di certificati di Garanzie d’Origine (GO), Renewable Energy Certificate (REC) e International Renewable Energy Certificate (I-REC).

INIZIATIVE DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, in Moncler, anche nel 2022, è continuata l’attività di installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo e di ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione.
Per quanto riguarda le sedi corporate di Moncler, in linea con quanto svolto gli anni scorsi, sono proseguite le attività di ristrutturazione e di installazione di sistemi di illuminazione più efficienti, grazie alla sostituzione di impianti di illuminazione tradizionale con lampade a LED e di sistemi di isolamento termico per garantire una maggiore efficienza energetica.
Ad oggi, l’intera sede produttiva in Romania e l’intero polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) sono dotati di impianti a Light-Emitting Diode (LED). Presso la sede di Milano, quasi la totalità degli impianti di illuminazione è costituita da sistemi più efficienti di quelli convenzionali mentre presso la sede corporate di Trebaseleghe (Padova) circa l’80% dei sistemi di illuminazione è a più basso consumo.
Al fine di implementare sistemi più efficienti, nel corso del 2022, presso la sede di Moncler di Trebaseleghe (Padova), la caldaia vapore a gas è stata sostituita con un generatore di vapore ad

energia elettrica; tale tipologia di impianti permette di aumentare il rendimento della caldaia del 20%, generando risparmio energetico e di emissioni di CO2.
Presso la sede di Stone Island a Ravarino (Modena), a partire dal 2018 sono state avviate le attività di sostituzione dei sistemi di climatizzazione e riscaldamento a gas con impianti più efficienti a pompe di calore con inverter e sono stati sostituiti i serramenti presso gli uffici per garantire un elevato isolamento termico. Nel corso dell’anno, inoltre, alcune aree della sede di Stone Island a Ravarino (Modena) sono state dotate di sensori di movimento con l’obiettivo di facilitare il controllo e il monitoraggio dei consumi energetici, ridurre gli sprechi e ottimizzare l’efficienza energetica.
Per quanto riguarda i negozi, ad oggi oltre il 99%10 dei punti vendita Moncler nel mondo (100% negli Stati Uniti, in Corea, in Giappone e in Europa) è dotato di impianti d’illuminazione a LED. La stessa tipologia di impianti è stata adottata e sarà adottata anche da tutti i nuovi negozi Stone Island a livello globale. I LED di ultima generazione, capaci di garantire un’ottima qualità di luce, permettono un risparmio

di energia stimato fino a circa l’80% rispetto ai sistemi di illuminazione usati precedentemente e al tempo stesso producono un calore residuale inferiore. Sempre con riferimento all’impatto ambientale, le lampade a LED hanno una vita media sensibilmente superiore rispetto a quelle tradizionali e sono quasi completamente realizzate in materiale riciclabile.
Le spese sostenute nel 2022 per inserire o sostituire sia nelle sedi che nei negozi gli impianti tradizionali con illuminazione a LED ammontano a oltre 3,5 milioni di Euro11.
In linea con quanto svolto nel corso degli anni precedenti, anche nel 2022 il Gruppo ha implementato attività volte a rinnovare gli impianti elettrici dei negozi utilizzando nuove tecnologie che garantiscono un risparmio energetico.
A tal proposito, dal 2021 Moncler ha iniziato a dotare i negozi di impianti di supervisione Building Management System (BMS) per la gestione integrata di tutte le funzioni tecnologiche dello spazio, dal controllo degli accessi alla gestione dell’illuminazione e della climatizzazione al fine di avere una gestione più efficiente dei consumi energetici.

CERTIFICAZIONI AMBIENTALI LEED E BREEAM

Dal 2021 il Gruppo ha avviato un processo di certificazione ambientale ed energetica dei propri negozi e di tutte le nuove costruzioni di sedi corporate secondo lo standard LEED.
Adottando questa certificazione, combinata con altri interventi di efficienza energetica e installazione di luci LED, il Gruppo si assicura di ridurre il consumo di elettricità e relative emissioni di CO2 nel lungo termine. A partire dal 2023 il Gruppo Moncler si impegna ad ottenere

la certificazione LEED per tutti i nuovi store12, le relocation ed expansion.
Ad oggi il Gruppo Moncler conta:
• cinque negozi certificati secondo lo standard LEED for Building Operations and Maintenance;
• sette negozi certificati secondo lo standard LEED Interior Design and Construction;
• cinque negozi in attesa di ricevere la certificazione LEED Interior Design and Construction;
• nove negozi avviati alla certificazione LEED Interior Design and Construction.

Per quanto riguarda le sedi, nel 2022 il Gruppo ha iniziato il percorso per l’ottenimento della certificazione LEED per l’estensione dello stabilimento realizzato in Romania.
Infine, presso il polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza) nel 2021 è stata conseguita la certificazione BREEAM In-Use con livello Excellent, che attesta una gestione più efficiente dell’edificio e un miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali.

FLOTTA AUTO

Nel corso dell’anno, è continuato l’impegno del Gruppo ad introdurre veicoli a basso impatto ambientale nel parco auto aziendale.

Nel 2022 le vetture aziendali ibride ed elettriche del Gruppo Moncler superano il 63% (70% per il marchio Moncler) delle vetture totali.

È obiettivo del Gruppo proseguire con l’introduzione di tale tipologia di vetture raggiungendo una copertura del 90% entro il 2024 (obiettivo anticipato di un anno).

CARBON NEUTRALITY

Nel 2022, in linea con l’impegno dei Science Based Target e con gli obiettivi del Piano Strategico di Sostenibilità, il Gruppo ha mantenuto la carbon neutrality13 per tutte le sedi aziendali nel mondo. Per mantenere la neutralità climatica e in linea con quanto svolto nel corso del 2021, le emissioni residue non evitabili (ridotte rispetto all’anno precedente) sono state compensate

attraverso due progetti certificati sul mercato volontario e focalizzati, rispettivamente, sull’economia circolare e sull’energia rinnovabile a dimostrazione dell’impegno del Gruppo a mitigare i propri impatti. Il primo progetto supportato è relativo all’ampliamento di un impianto di riciclo di rifiuti plastici in Romania ad alta efficienza energetica certificato Gold Standard.

A questa iniziativa si aggiunge il contributo alla realizzazione di un impianto fotovoltaico, certificato secondo il Verified Carbon Standard, presso le isole Mauritius. I due progetti sono di rilievo non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale in quanto hanno permesso di creare nuove opportunità di lavoro e sensibilizzare le comunità locali, specialmente nelle scuole, circa le tematiche ambientali e l’importanza del riciclo e della gestione sostenibile delle risorse locali.

Emissioni scope 3

Per la natura del modello di business del Gruppo Moncler, la maggior parte degli impatti ambientali sono generati lungo la catena di valore (98% delle emissioni totali del Gruppo) dalla produzione delle materie prime alla produzione e trasporto dei capi, agli spostamenti casa-lavoro dei propri dipendenti e agli impatti legati all’uso dei prodotti da parte dei clienti finali.

Nel 2022 le emissioni scope 3 del Gruppo sono state a circa 260.000 tonnellate di CO2e, in crescita rispetto all’anno precedente come conseguenza dell’incremento della produzione e delle vendite.
Le emissioni di CO2 generate dalla produzione delle materie prime, lavorazioni tessili e produzione dei capi finiti rappresentano il contributo più rilevante dell’impronta carbonica del Gruppo.

Nel 2022 queste emissioni sono aumentate del 22% rispetto all’anno precedente principalmente a causa dei maggiori volumi di materie prime acquistate a seguito dell’aumento produttivo legato alla domanda di mercato. Ciò nonostante, sono state riscontrate delle riduzioni di intensità emissiva per chilo di alcuni materiali grazie all’inserimento nelle collezioni di tessuti o filati a più basso impatto come nylon e poliestere realizzati con materie riciclate. Il Gruppo si aspetta che queste scelte, insieme alle altre attività avviate sulla filiera portino negli anni anche una riduzione di emissioni totali di CO2 in linea con gli impegni presi con l’iniziativa degli SBT.
Nel corso del 2022 il perimetro di rendicontazione delle emissioni logistiche è stato ulteriormente ampliato

includendo ulteriori flussi come, ad esempio, i resi provenienti dal canale e-commerce nelle Region EMEA e America e le spedizioni di imballaggi da parte dei fornitori verso i magazzini di prossimità.
Le emissioni logistiche del Gruppo nel 2022 ammontano a circa 27.400 tonnellate di CO2e18.
Nel 2022 le emissioni associate ai capital goods rappresentano il 6% del totale. Tali emissioni sono associate principalmente alle attività di ristrutturazione e ampliamento delle sedi corporate, dei siti produttivi e dei negozi oltre che all’acquisto di macchinari da parte del Gruppo. In particolare, l’aumento di tali emissioni, pari al 8% rispetto al 2021, è dovuto all’espansione del network retail sia di Moncler che di Stone Island e all’avviamento dei lavori di ampliamento dello stabilimento in Romania.

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    Metodologia Scope 3
AREE STRATEGICHE PER LA MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI scope 3

In linea con l’impegno definito con i Science Based Targets volto a ridurre del 52% le emissioni CO2e di scope 319 per unità di prodotto venduto entro il 2030 rispetto al 2021, il Gruppo Moncler sta implementando diverse iniziative declinate nelle seguenti aree strategiche:

• la progressiva introduzione di materiali a più basso impatto nelle collezioni;
• la decarbonizzazione della catena di fornitura attraverso misure di efficientamento energetico e l’adozione di energie da fonti rinnovabili;

• l’ottimizzazione ed efficientamento del sistema logistico;
• lo sviluppo e l’implementazione di iniziative volte a promuovere la mobilità sostenibile presso i dipendenti.

MATERIALI A PIÙ BASSO IMPATTO

Tra le materie prime utilizzate, il cotone, il materiale più importante per il Gruppo Moncler in termini di volumi acquistati, rappresenta la principale fonte di emissioni di CO2, seguito dalle fibre animali e dai materiali sintetici, come ad esempio nylon e poliestere.
Per raggiungere più rapidamente i suoi obiettivi climatici, anche nel 2022 il Gruppo ha implementato una serie di iniziative volte a promuovere l’introduzione nelle nuove collezioni di prodotti realizzati con materie prime a più basso impatto. A tal proposito, il Gruppo Moncler si è attivato per rivedere le proprie scelte di approvvigionamento, ad esempio sostituendo i materiali vergini con alternative di origine riciclata, organiche o provenienti da agricoltura rigenerativa che garantiscono una riduzione in termini di emissioni generate.

Nel corso del 2022, il Gruppo Moncler ha fissato una serie di obiettivi intermedi da raggiungere entro il 2025. In particolare, gli impegni del Gruppo Moncler sui materiali mirano ad utilizzare:
• 50% di nylon riciclato;
• 50% di cotone a più basso impatto;
• 70% di lana certificata Responsible Wool Standard (RWS).
Gli obiettivi sopra elencati contribuiscono ad arrivare ad oltre il 50% di filati e tessuti realizzati con materiali a più basso impatto in tutte le collezioni.
Inoltre, in linea con gli impegni presi, nel 2020 Moncler ha predisposto delle Linee Guida per i materiali a più basso impatto, un protocollo che riassume i criteri e le soglie per guidare nella scelta dei materiali,

accessori e processi di produzione dei prodotti a basso impatto; tale protocollo prevederà un’evoluzione con il Raw Materials Manual nel 2023. È obiettivo del Gruppo avere il 100% delle materie prime strategiche in linea con il Raw Materials Manual entro il 2024.
Allo stesso modo, il Gruppo Moncler è impegnato nella riduzione dei consumi di materiali per il packaging e nella ricerca e applicazione di alternative a più basso impatto. Negli ultimi anni, infatti, il Gruppo ha avviato una serie di programmi di miglioramento per il design del packaging focalizzati principalmente sulla riciclabilità, riutilizzabilità e durabilità oltre che sulla diminuzione di materiale utilizzato.
Il packaging destinato al cliente finale già ad oggi è realizzato con materiali a più basso impatto.

DECARBONIZZAZIONE DELLA CATENA DI FORNITURA

Nel 2021 il Gruppo ha mappato i consumi energetici e la relativa tipologia di energia utilizzata lungo la filiera per individuare, insieme ai propri fornitori, opportunità di efficientamento energetico e di passaggio a energie da fonti rinnovabili.

Tale attività è proseguita anche nel corso del 2022 e continuerà nel 2023 con un programma di diagnosi energetiche che coinvolge in totale circa 15 fornitori selezionati.
Questa diagnosi, finanziata dal Gruppo ed effettuata da consulenti esterni specializzati, si focalizza in particolare sugli interventi con tempi di ritorno brevi e nessun

impatto sulla qualità e tempistiche della produzione, come ad esempio l’opportunità di installazione di impianti fotovoltaici sui propri siti o acquisto di energia rinnovabile. Questi interventi identificati supporteranno il fornitore nella definizione di una strategia di riduzione dei consumi ed emissioni di CO2.

L’APPROCCIO DEL GRUPPO MONCLER A NET ZERO

Per il panel intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC) il raggiungimento di emissioni nette zero (Net Zero) avviene quando “le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle riassorbite dagli ecosistemi in un determinato periodo sono in equilibrio”. Secondo quanto definito dall’iniziativa dei Science Based Targets il raggiungimento di Net Zero coinvolge le emissioni GHG di scope 1, 2 e 3.
Il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni

nette zero entro il 2050 è in linea con gli sforzi richiesti alle aziende nell’Accordo di Parigi e volti a limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 °C.
Questo obiettivo richiede alle aziende l’impegno a rivedere processi e modi di fare business. Allo stesso modo le aziende non possono raggiungere questo risultato da sole in quanto questa ambizione richiede uno sforzo collettivo da parte di tutte le industrie e i governi.
Le aziende che si impegnano a raggiungere

Net Zero sono tenute sia a decarbonizzare al massimo la propria footprint che a neutralizzare tutte le emissioni residue dell’intera catena del valore.
A tale proposito, l’ambizione del Gruppo si articola su due fasi complementari. Entro il 2050:
1 – Ridurre del 90% le emissioni GHG di scope 1, 2 e 3 in linea con l’Accordo di Parigi;
2 – Neutralizzare tutte le emissioni residue con progetti di assorbimento di CO2.

INIZIATIVE PER LA CARBON NEUTRALITY

GREENTECH: RICICLO DELLA PLASTICA CON UN SISTEMA AD ALTA EFFICIENZA
Il progetto sostenuto dal Gruppo Moncler e promosso da GreenTech, una delle principali aziende nel settore del riciclo della plastica PET in Europa, è relativo ad un impianto di riciclo di plastica proveniente da bottiglie e altri prodotti in PET attraverso una tecnologia ad alta efficienza energetica che permette una riduzione delle emissioni rispetto a metodi di smaltimento tradizionali. In particolare, il riciclo della plastica permette una riduzione delle emissioni di CO2 del 45% rispetto alla produzione di plastica PET vergine.
L’azienda è situata in Romania, un Paese importante per Moncler sia per la presenza del sito produttivo di Bacau sia per la propria filiera produttiva.

Il progetto, certificato Gold Standard, garantisce non solo benefici ambientali, come ad esempio la salvaguardia della biodiversità locale ma anche sociali, quali la promozione dell’uguaglianza di genere, ed economici e contribuisce ad accelerare la transizione del Paese verso un’economia sostenibile e low carbon.

 

HENRIETTA SOLAR: INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Henrietta Solar è un progetto, certificato secondo il Verified Carbon Standard, che prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia presso le isole Mauritius, gravemente esposte ai cambiamenti climatici e classificate come Small Island Developing States (SIDS).

Il progetto, attraverso la costruzione di 53.700 pannelli solari, è in grado di fornire energia sostenibile a 40.000 persone preservando un’area agricola di oltre 20 ettari. I pannelli solari saranno in grado di generare circa 26.500 MWh sostituendo il mix energetico attuale con energia pulita e rinnovabile, riducendone annualmente le emissioni di gas serra di oltre 25.000 tonnellate di CO2. Il progetto è in grado di fornire un aiuto concreto al Paese non solo riducendone la dipendenza dalle importazioni di energia di origine fossile, prevalentemente carbone e petrolio, contribuendo alla sua autosufficienza energetica e alla mitigazione dei cambiamenti climatici ma anche creando nuove opportunità lavorative per la comunità locale

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    Climate strategy

NOTE

1 Promossa da CDP, United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), la Science Based Targets initiative stabilisce e promuove le best-practice nella definizione dei science-based target, oltre a valutare gli obiettivi delle aziende.

2 Il raggiungimento di Net Zero comporta l’equilibrio complessivo tra le emissioni di gas a effetto serra (GHG) prodotte e quelle assorbite dagli ecosistemi, attraverso meccanismi di neutralizzazione. In particolare, per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero, le aziende devono ridurre le emissioni e neutralizzare le emissioni residue.

3 I dati 2021 includono il Gruppo Moncler ipotizzando Stone Island consolidata dal 1 gennaio. I prospetti che includono i dati inerenti Stone Island con riferimento agli ultimi nove mesi del 2021, ovvero dalla data di acquisizione, sono riportati in Appendice.

4 I dati includono la totalità dei consumi sulla base del costo totale delle spese relative al gas naturale (ad esclusione dei casi in cui il dato è gestito dai department store ospitanti).

5 I dati includono consumi e relative emissioni del parco auto con riferimento al perimetro globale nel 2022, 2021 e 2020. Nel 2022 il parco auto del Gruppo è caratterizzato per il 63% da mezzi ibridi ed elettrici (70% per il marchio Moncler), a cui sono stati applicati i relativi fattori di consumo del mezzo.

6 Il dato include energia verde certificata Renewable Energy Certificate (REC)/Guarantee of Origin (GO)/International Renewable Energy Certificate (I-REC)/Non-Fossil Certificates (NFC).

7 Il dato include le dispersioni non significative di gas refrigeranti per un totale di 47 kg nella Region EMEA

8 Il calcolo delle emissioni di CO2e (che include le emissioni di CH4, NO2, HFC, PFC, SF6 quando presenti) è stato effettuato in conformità alle linee guida del GHG Protocol. I parametri utilizzati per il calcolo sono ricavati da IEA, 2019, 2020, 2021 (fattori di emissione per l’energia elettrica), UNI EN 16258 e JEC 2020 (fattori di emissione dei combustibili), Department for Environment, Food and Rural Affairs (DEFRA).

I consumi energetici di Moncler da fonte rinnovabile includono la Cina continentale, Hong Kong SAR e Macao SAR, mentre i consumi energetici aziendali di Taiwan ad oggi derivano da energia convenzionale

10 Sono esclusi da questo computo gli shop-in-shop (13 in tutto il mondo) in cui gli impianti di illuminazione sono forniti dai department store ospitanti e sui quali, quindi, Moncler non può intervenire. Tuttavia, a fine 2022, tali shop-in-shop erano dotati di impianti di illuminazione a LED.

11 Nel corso del 2022 sono stati inclusi anche gli investimenti in LED effettuati in Corea e Giappone.

12 Esclusi gli shop-in-shop.

13 Il raggiungimento della carbon neutrality implica la diminuzione degli impatti attraverso attività di riduzione delle emissioni di CO2 come ad esempio l’acquisto di energia da fonti rinnovabili, l’utilizzo di sistemi di illuminazione più efficienti, l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale e neutralizzando le emissioni residue con crediti di carbonio generati da progetti ad impatto positivo. Ogni credito, certificato seguendo i più importanti standard internazionali come il Gold Standard o Verified Carbon Standard (VCS), attesta l’avvenuta riduzione, o la rimozione, di una tonnellata di CO2 dall’atmosfera.

14 La voce “Capital goods” include le emissioni indirette generate dalle attività di ristrutturazione e ampliamento dei negozi, arredamento e sistemi IT.

15 La voce “Altro” include le emissioni indirette generate dalle seguenti categorie: rifiuti, viaggi di lavoro, fine vita del prodotto ed energia indiretta.

16 Il dato è calcolato applicando i fattori di emissione location-based a tutte le categorie di scope 3 ad esclusione della categoria “Magazzini terziarizzati”. Le emissioni associate a tale categoria, per cui sono disponibili dati primari, sono state incluse nel computo applicando i relativi fattori di emissione market-based.

17 Nel 2022, il perimetro è stato ulteriormente ampliato includendo ulteriori flussi come i resi provenienti dal canale e-commerce nelle Region EMEA e America e le spedizioni di imballaggi da parte dei fornitori verso i magazzini di prossimità.

18 Valore Well-to-Wheels (WtW). Le emissioni dei trasporti logistici sono state calcolate in conformità al GLEC Framework 2.0.

19 In linea con le raccomandazioni dell’iniziativa dei Science Based Targets le emissioni di scope 3 coperte dall’obiettivo non includono le emissioni associate all’utilizzo del prodotto.