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INVESTOR RELATIONS DI MONCLER

Per il Gruppo Moncler, l’analisi di materialità è da sempre uno strumento importante per identificare le priorità ambientali e sociali più rilevanti per gli stakeholder, coerentemente con la propria strategia e i propri impatti di business, individuare e gestire rischi e opportunità e definire i contenuti della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria secondo lo standard di rendicontazione internazionale Global Reporting Initiative (GRI).

In linea con l’aggiornamento dei più recenti GRI Universal Standards 2021, il Gruppo ha seguito un nuovo approccio metodologico nello svolgimento dell’analisi di materialità che include il concetto di due diligence e rafforza quello di impatto, al fine di delineare un quadro completo sui rischi d’impresa e sulla creazione di valore nel lungo periodo. In particolare, il nuovo GRI 3 – Material Topics 2021 pone l’accento sulla necessità per le organizzazioni di individuare gli effetti che l’organizzazione stessa ha o potrebbe avere sull’economia, sull’ambiente e sulle persone, compreso sui loro diritti umani, che a loro volta possono indicarne il contributo (negativo o positivo) allo sviluppo sostenibile.

L’analisi di materialità considera inoltre sia gli ambiti previsti dal D. Lgs. 254/2016 sia gli aspetti caratteristici del settore in cui il Gruppo opera, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività di Moncler, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto da essa stessa prodotto.

Attraverso questo nuovo approccio, considerando il contesto, le attività e le relazioni di business del Gruppo Moncler, sono stati identificati e valutati 18 temi materiali6, ovvero quei temi che riflettono gli impatti più significativi, effettivi e potenziali, dell’organizzazione su aspetti quali: economia, ambiente e persone, inclusi gli impatti sui diritti umani (cosiddetta impact materiality).

L’analisi, che dal 2015 viene effettuata regolarmente dall’Unità di Sostenibilità con il supporto di una società specializzata,

anche nel 2022 ha previsto un processo strutturato che ha coinvolto il management di entrambi i Marchi e i colleghi dell’Unità di Sostenibilità in qualità di esperti delle diverse aree di competenza oggetto di valutazione.

Il processo di analisi di materialità è stato articolato in quattro fasi, definite dal GRI 3 – Material Topics 2021:

comprensione del contesto attraverso un’analisi delle attività del Gruppo, dei rapporti di business, del contesto di sostenibilità in cui questi si svolgono e degli stakeholder di riferimento, con l’obiettivo di raccogliere le informazioni necessarie per poter identificare gli impatti effettivi e potenziali. Oltre alla documentazione interna, è stato condotto un confronto con il settore di riferimento;

identificazione della natura degli impatti effettivi e potenziali, negativi e positivi, a breve e lungo termine, prevedibili e non, reversibili e irreversibili sull’economia, l’ambiente e le persone, compresi gli impatti sui diritti umani, derivanti dalle attività dell’organizzazione e dalle relazioni commerciali analizzate nella fase precedente (prospettiva inside-out). Tali impatti sono stati identificati attraverso l’analisi di documentazione aziendale (Codice Etico, Relazione Finanziaria Annuale, Piano Strategico, nonché gli esiti del risk assessment svolto dalla funzione di Internal Audit), documenti esterni sui cambiamenti di scenario7, questionari di valutazione delle società di rating di sostenibilità, confronto con il settore di riferimento, ricerche sui media e su internet e standard/iniziative multi-stakeholder8, e il dialogo con i portatori di interesse, tra cui gli investitori;

valutazione della significatività degli impatti identificati attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa mediante interviste one-to-one ai membri del top management di entrambi i Marchi ai quali è stato chiesto di valutare la combinazione della gravità dell’impatto potenziale e

della probabilità di avvenimento del rischio residuo, ovvero al netto delle attività implementate o in programma da parte del Gruppo che consentono di gestire gli impatti.

Gli impatti più significativi e le relative tematiche materiali, dopo la valutazione del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, sono stati successivamente presentati al Consiglio di Amministrazione per essere approvati ai fini della rendicontazione.

Tale aggiornamento ha portato alla definizione di una lista di 18 temi materiali per il Gruppo Moncler, suddivisi per ciascuna delle cinque priorità strategiche del Piano di Sostenibilità 2020-2025 e riportati in ordine alfabetico.

Rispetto alla lista dei temi riportati sulla Dichiarazione Consolidata non Finanziaria 2021 è stata inserita una nuova tematica relativa a rifiuti e fine vita dei prodotti. Questo nuovo tema da sempre è stato oggetto di discussioni nel settore moda e ha portato, negli ultimi anni, l’intero sistema ad attivarsi per un cambio di paradigma sia nei sistemi di produzione, con una sempre maggiore attenzione all’impatto ambientale di un prodotto, al suo valore intrinseco e al suo riutilizzo a fine vita, sia nelle scelte dei consumatori. Il Gruppo Moncler, a tal proposito, ha avviato diverse iniziative ed attività, tra cui: progetti di riciclo degli scarti di produzione presso i poli produttivi di proprietà e presso quelli dei fornitori; l’adesione a Re.Crea, un consorzio che si inserisce nel solco delle direttive europee riguardo alla Responsabilità Estesa del produttore in materia di rifiuti tessili (Extended Producer Responsibility – EPR) e della normativa nazionale di attuazione su questo tema, con l’obiettivo di implementare una gestione responsabile dei prodotti tessili a fine vita e promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di riciclo innovative; e l’utilizzo diffuso di materiali a più basso impatto.

NOTE

6 Nell’analisi, gli aspetti legati alla governance, alla conformità normativa, alla performance economica e alla brand reputation sono considerati come prerequisiti e quindi non sono stati inclusi singolarmente all’interno del processo, ma sono comunque rendicontati nella presente Dichiarazione.

7 Report del World Economic Forum, il Manifesto della sostenibilità per la moda italiana, The State of Fashion 2022, report e studi della Fondazione Ellen MacArthur e di Vogue Business.

8 Global Compact, Standard AA1000, GRI e SASB, Linee Guida dell’OCSE per le imprese multinazionali, Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures, The Fashion Pact, DIST forum.