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INVESTOR RELATIONS DI MONCLER
Per il Gruppo Moncler, l’analisi di materialità è da sempre uno strumento importante per identificare le priorità ambientali e sociali più rilevanti per gli stakeholder, coerentemente con la propria strategia e i propri impatti di business, individuare e gestire rischi e opportunità e definire i contenuti della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria secondo lo standard di rendicontazione internazionale Global Reporting Initiative (GRI).
In linea con le richieste dei GRI Universal Standards 2021, il Gruppo, anche nel corso del 2023, ha seguito, nello svolgimento dell’analisi di materialità, un approccio metodologico che include il concetto di due diligence e rafforza quello di impatto, al fine di delineare un quadro completo sui rischi d’impresa e sulla creazione di valore nel lungo periodo. In particolare, il GRI 3 – Temi Materiali 2021 pone l’accento sulla necessità per le organizzazioni di individuare gli impatti che l’organizzazione stessa ha o potrebbe avere sull’economia, sull’ambiente e sulle persone, compreso sui loro diritti umani, che a loro volta possono indicarne il contributo (negativo o positivo) allo sviluppo sostenibile, considerando tutta la catena del valore.
L’analisi di materialità considera inoltre sia gli ambiti previsti dal D. Lgs. 254/2016 sia gli aspetti caratteristici del settore in cui il Gruppo opera, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività di Moncler, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto da essa stessa prodotto.
Attraverso questo approccio, considerando il contesto, le attività e le relazioni di business del Gruppo Moncler, sono stati identificati e valutati 18 temi materiali9, ovvero quei temi che riflettono gli impatti più significativi, effettivi e potenziali, dell’organizzazione su aspetti quali: economia, ambiente e persone, inclusi gli impatti sui diritti umani (cosiddetta impact materiality).
L’analisi, che dal 2015 viene effettuata regolarmente dall’Unità di Sostenibilità con il supporto di una società specializzata, anche nel 2023 ha previsto un processo strutturato che ha coinvolto stakeholder esterni esperti di sostenibilità, il management di entrambi i Marchi e i colleghi dell’Unità di Sostenibilità in qualità di esperti delle diverse aree di competenza oggetto di valutazione. Il processo di analisi di materialità è stato articolato in quattro fasi, in linea con le richieste del GRI 3 – Temi Materiali 2021:
• comprensione del contesto attraverso un’analisi delle attività del Gruppo, dei rapporti di business, del contesto di sostenibilità in cui questi si svolgono e degli stakeholder di riferimento, con l’obiettivo di raccogliere le informazioni necessarie per poter identificare gli impatti effettivi e potenziali. Oltre alla documentazione interna, è stato condotto un confronto con il settore di riferimento;
• identificazione della natura degli impatti effettivi e potenziali, negativi e positivi, a breve e lungo termine, prevedibili e non, reversibili e irreversibili sull’economia, l’ambiente e le persone, compresi gli impatti sui diritti umani, derivanti dalle attività dell’organizzazione e dalle relazioni commerciali analizzate nella fase precedente (prospettiva inside-out). Tali impatti sono stati identificati a partire dal processo svolto nel 2022 attraverso l’analisi di documentazione aziendale (Codice Etico, Relazione Finanziaria Annuale, Piano Strategico, nonché gli esiti del risk assessment svolto dalla funzione di Internal Audit), documenti esterni sui cambiamenti di scenario10, questionari di valutazione delle società di rating di sostenibilità, confronto con il settore di riferimento, ricerche sui media e su internet e standard/iniziative multi-stakeholder11, e il dialogo con i portatori di interesse, tra cui gli investitori nel corso di incontri periodici;
• valutazione della significatività degli impatti identificati attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa mediante interviste one-to-one ad un panel di stakeholder esterni a partire dalle valutazioni raccolte nel corso delle interviste con i membri del top management di entrambi i Marchi, svolte nel 2022 e confermate nel 2023, ai quali è stato chiesto di valutare la combinazione della gravità dell’impatto potenziale e della probabilità di avvenimento residua, ovvero al netto delle attività implementate o in programma da parte del Gruppo che consentono di gestire gli impatti.
Gli impatti più significativi e le relative tematiche materiali, dopo la valutazione del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, sono stati successivamente presentati al Consiglio di Amministrazione per essere approvati ai fini della rendicontazione.
Tale aggiornamento ha portato alla definizione di una lista di 18 temi materiali per il Gruppo Moncler, riconducili a ciascuna delle cinque priorità strategiche del Piano di Sostenibilità 2020-2025 e riportati in ordine alfabetico.
Rispetto alla lista dei temi riportati sulla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2022, l’unica modifica apportata a valle dell’analisi di materialità svolta nel 2023 è relativa alla tematica ‘rifiuti e fine vita dei prodotti’ che è stata suddivisa considerando il tema del fine vita all’interno della tematica ‘innovazione, economia circolare e materiali “preferred”‘ in linea con l’approccio definito dalle nuove regolamentazioni europee in materia dei requisiti per l’eco-design (Ecodesign for Sustainable Products Regulation – ESPR).
Con l’obiettivo di migliorare continuamente il processo, nel primo semestre del 2023, il Gruppo ha completato un progetto pilota sulla ‘doppia materialità‘
NOTE
9 Nell’analisi, gli aspetti legati alla governance, alla conformità normativa, alla performance economica e alla brand reputation sono considerati come prerequisiti e quindi non sono stati inclusi singolarmente all’interno del processo, ma sono comunque rendicontati nella presente Dichiarazione.
10 Report del World Economic Forum, il Manifesto della sostenibilità per la moda italiana, The State of Fashion 2022, report e studi della Fondazione Ellen MacArthur e di Vogue Business.
11 Global Compact, Standard AA1000, GRI e SASB, Linee Guida dell’OCSE per le imprese multinazionali, Raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures, The Fashion Pact, DIST forum.