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INVESTOR RELATIONS DI MONCLER

La nostra visione
MARCO DE BENEDETTI

Amministratore non Esecutivo

GABRIELE GALATERI DI GENOLA

Amministratore Indipendente

Diva Moriani

Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione

INFORMAZIONI REGOLAMENTATE

Per la trasmissione e lo stoccaggio delle Informazioni Regolamentate, Moncler S.p.A. si avvale del sistema di diffusione EMARKET SDIR e del meccanismo di stoccaggio EMARKET Storage disponibile all’indirizzo www.emarketstorage.com, gestiti da Teleborsa S.r.l. - con sede Piazza di Priscilla, 4 - Roma - a seguito dell'autorizzazione e delle delibere CONSOB n. 22517 e 22518 del 23 novembre 2022.

GOVERNANCE SOCIETARIA
Società di Revisione
  • KPMG S.p.A.
Assemblea
degli Azionisti
Collegio Sindacale
  • Riccardo Losi (Presidente del Collegio Sindacale)
  • Carolyn Dittmeier (Sindaco Effettivo)
  • Nadia Fontana (Sindaco Effettivo)
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
  • Luciano Santel
    (Chief Corporate & Supply Officer)
Consiglio di Amministrazione
  • Remo Ruffini (Presidente e Amministratore Delegato)
  • Marco De Benedetti (Vice-Presidente, Lead Independent Director e Amministratore Indipendente)
  • Nerio Alessandri (Amministratore Indipendente)
  • Roberto Eggs (Amministratore Delegato)
  • Gabriele Galateri di Genola (Amministratore Indipendente)
  • Alessandra Gritti (Amministratore Indipendente)
  • Virginie Morgon (Amministratore Indipendente)
  • Diva Moriani (Amministratore Indipendente)
  • Stephanie Phair (Amministratore Indipendente)
  • Guido Pianaroli (Amministratore Indipendente)
  • Carlo Rivetti (Amministratore non Esecutivo)
  • Luciano Santel (Amministratore Delegato)
Direzione Internal Audit
  • Riccardo Greghi
Organismo di Vigilanza Ex. D. Lgs. 231/2001
  • Lorenzo Mauro Banfi (P.)
  • Carlo Alberto Marchi
  • Riccardo Greghi
Compliance
  • Andrea Bonante
Comitato Parti Correlate
  • Virginie Morgon (Presidente)
  • Diva Moriani
  • Guido Pianaroli
Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità
  • Marco De Benedetti (Presidente)
  • Gabriele Galateri di Genola
  • Guido Pianaroli
Comitato Nomine e Remunerazione
  • Diva Moriani (Presidente)
  • Marco De Benedetti
  • Alessandra Gritti
STATUTO
  Statuto vigente
CODICE ETICO

Il Codice Etico e le politiche aziendali sono uno dei pilastri del sistema di corporate governance del Gruppo Moncler e regolano le decisioni e il modo di operare del marchio Moncler e del marchio Stone Island e dei rispettivi dipendenti nei confronti dei portatori di interesse.

Nel 2021, a seguito dell’ingresso di Stone Island in Moncler, è stata svolta un’attività di analisi dei Codici Etici dei due Marchi che ha confermato l’allineamento in termini di valori e princìpi e a seguito del quale verrà definito un Codice Etico di Gruppo.

I Codici Etici adottati ad oggi da Moncler e Stone Island racchiudono l’insieme dei valori che entrambi i Marchi riconoscono, condividono e promuovono, nella consapevolezza che condotte ispirate ai princìpi di diligenza, correttezza e lealtà, costituiscono un importante motore per lo sviluppo economico e sociale. Ai dipendenti e collaboratori, è richiesto di agire con onestà, passione ed integrità e di costruire con gli stakeholder relazioni basate sulla fiducia reciproca, affinché la crescita sia guidata dal principio del valore condiviso.
I Codici si applicano a tutti i dipendenti, fornitori, appaltatori, consulenti, partner e collaboratori esterni ai due Marchi e sono disponibili in lingua italiana e inglese, oltre che in rumeno per il documento di Moncler.
I Codici vengono aggiornati periodicamente al fine di allinearli alle migliori best practice internazionali e integrarli maggiormente con tematiche di sostenibilità. In particolare, nel corso del 2021, sono state aggiornate le sezioni “Diritti umani” e “Destinatari” del Codice Etico di Moncler. Entrambi i Codici si ispirano alle principali normative e regolamentazioni esistenti a livello nazionale e internazionale in tema di responsabilità sociale d’impresa, di corporate governance, di diritti umani e ambiente, come la Carta dei Diritti delle Nazioni Unite, la Carta dei diritti dell’Unione Europea, gli standard di lavoro dignitoso contemplati nelle convenzioni OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e le Linee Guida per le Imprese Multinazionali dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). I Codici Etici richiamano i princìpi chiave enunciati sia nel Codice di Condotta dei Fornitori che nella Politica Anticorruzione, entrambi adottati a livello di Gruppo da luglio 2021. Il nuovo Codice Etico di Gruppo richiamerà inoltre le altre politiche aziendali, che saranno anch’esse riviste alla luce dell’integrazione, tra cui: la Politica Ambientale, la Politica per la Gestione della Salute e Sicurezza, le politiche di Gruppo in materia fiscale e di gestione delle risorse umane, finanziarie e di protezione degli asset aziendali.

I Codici Etici, applicati in modo uniforme in tutti i Paesi in cui Moncler e Stone Island operano, sono composti da un insieme di princìpi e linee guida, che ispirano ogni giorno il modo di operare dei Marchi e che guidano il comportamento dei dipendenti e di quanti collaborano, a vario titolo, con gli stessi nello svolgimento delle loro attività e responsabilità. I Codici sono portati a conoscenza dei dipendenti con le modalità più appropriate, conformemente alle consuetudini locali. I Documenti sono liberamente scaricabili dai siti aziendali intranet e internet. Viene regolarmente erogato un programma di formazione online sui contenuti del Codice Etico per tutti i dipendenti di Moncler, inclusi quelli a tempo determinato e part time, al fine di assicurare la corretta comprensione e comportamenti virtuosi e coerenti con le prescrizioni contenute nel Codice Etico, mentre i dipendenti italiani di Stone Island sono formati su queste tematiche attraverso un modulo specifico dedicato al Codice all’interno del corso sul Modello 231.

I Codici Etici, insieme al Modello Anticorruzione, sono una parte fondamentale ed integrante dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo adottati da Moncler e Stone Island ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Entrambe i Modelli si concretizzano in un insieme di princìpi e regole di comportamento, procedure operative e codici disciplinari, finalizzati a prevenire la commissione di illeciti e a garantire un comportamento etico da parte di coloro che operano per conto delle Società del Gruppo, nel rispetto dei princìpi di legittimità, correttezza e trasparenza.
Il rispetto dei Codici Etici e del Modello è monitorato da parte dei preposti organi di vigilanza e controllo dei rispettivi Marchi, tramite attività di verifica e approfondimenti specifici, avviati anche sulla base di segnalazioni relative a comportamenti non conformi ai princìpi di condotta richiesti da Moncler e Stone Island. I risultati delle verifiche condotte possono portare a provvedimenti sanzionatori che, a seconda della gravità riscontrata, possono arrivare sino all’interruzione del rapporto professionale.

L’Organismo di Vigilanza (OdV), che è il soggetto deputato a vigilare in Italia sull’adeguatezza e sul rispetto del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e dei suoi princìpi ispiratori, è un organo collegiale formato per le società del Gruppo da tre componenti di composizione mista di professionisti sia interni sia esterni alle realtà aziendali, di cui due con competenze in ambito contabile e legale e dal responsabile della funzione di Internal Audit di Gruppo. Tale Organo è collocato in posizione apicale all’interno dell’organizzazione aziendale, a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione della Società di appartenenza, allo scopo di garantire l’autonomia da ogni forma di potenziale interferenza.
Nel 2018 sono stati aggiornati i Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo sia di Moncler che di Stone Island con i reati riguardanti l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, il razzismo e la xenofobia, nonché la nuova disciplina in materia di whistleblowing e alcune modifiche in materia di corruzione tra privati. Nel 2021 sono stati ulteriormente aggiornati con l’inclusione dei reati fiscali, di contrabbando nonché di quelli relativi al traffico di influenze illecite e alle frodi sportive, per tutte le società del Gruppo per cui la predisposizione di un Modello è richiesta o fortemente raccomandata. Inoltre, alla luce dell’attività di integrazione, per il Modello di Stone Island, sono state anche inseriti degli aggiornamenti sulle variazioni legate al contesto organizzativo e di governance.

Con riferimento alle attività di controllo svolte dalla funzione di Internal Audit, che opera a livello Gruppo, nel 2021 in relazione alle società italiane di Moncler e Stone Island, si segnalano le verifiche svolte sui processi corporate significativi (pagamenti, acquisti, servizi e consulenze, ammanchi di prodotto, controllo qualità, riaddebiti ai fornitori, vendite, incassi, gestione crediti, recruiting, ecc.) e sui principali ambiti identificati come “sensibili” all’interno del Modello. Per quanto concerne le società controllate estere di Moncler, nell’anno la funzione Internal Audit ha condotto verifiche e test sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e delle procedure di financial reporting per le società operanti negli Stati Uniti, Corea, Giappone, Cina, Turchia, e Francia, anche con la finalità di identificare e/o prevenire potenziali comportamenti fraudolenti. L’attività sarà estesa anche alle società estere rilevanti di Stone Island a partire dal 2022.
Con riferimento alla gestione dell’operatività presso gli store (gestione di incassi e vendite, gestione dello stock, tutela del patrimonio aziendale e prevenzione furti), la funzione Internal Audit nel 2021, a causa delle restrizioni e limitazioni agli spostamenti dovute alla pandemia da Covid-19, non ha potuto svolgere alcun audit presso i punti vendita, attività generalmente svolta di anno in anno sui negozi selezionati secondo criteri di significatività del fatturato, indici di rischiosità e diversificazione geografica ma, in linea con l’obiettivo di verificare e irrobustire le procedure operative e di controllo in essere, nel corso dell’anno ha svolto in modo continuativo attività di monitoraggio degli inventari, degli ammanchi rilevati in fase di movimentazione del prodotto e presso i magazzini e del rispetto della procedura relativa alle vendite.

Inoltre, al fine di garantire il rispetto dei princìpi e norme di comportamento definiti nel Codice Etico, diverse sono le attività di verifica della compliance, tra cui, ad esempio, lo svolgimento di audit etico-sociali lungo la catena di fornitura, le verifiche periodiche svolte per l’ottenimento delle certificazioni in ambito sociale e ambientale, gli audit da terze parti sui sistemi informatici e le analisi presso laboratori esterni e qualificati per verificare la compliance chimica dei prodotti agli standard aziendali.

Sia per Moncler che per Stone Island è attivo a livello Gruppo un sistema di whistleblowing, con l’obiettivo di gestire in modo accurato e accertare celermente eventuali comportamenti illeciti e non rispettosi – oggetto di segnalazioni di dipendenti o soggetti esterni – rispetto alle norme, regolamenti e procedure interne e princìpi valoriali, e adottare gli opportuni provvedimenti garantendo nel contempo la possibilità di anonimato del segnalante. Qualunque dipendente che, in buona fede, segnali comportamenti anomali, presunte o effettive violazioni del Codice, è tutelato in questo modo contro ogni forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione. La piattaforma consente, infatti, la scelta dell’anonimato da parte del segnalante: in questo caso, le comunicazioni tramite piattaforma tra segnalante e il Gruppo avvengono unicamente tramite codice univoco identificativo della segnalazione.

Sono, tuttavia, fatti salvi gli obblighi di legge e la salvaguardia dei diritti delle Società o delle persone accusate erroneamente e/o in mala fede. Al fine di rafforzare ulteriormente il processo interno di whistleblowing e in ottemperanza alla normativa intervenuta in materia, anche Stone Island ha adottato nel 2021 la piattaforma web di Moncler e linee telefoniche ad hoc – gestite da un soggetto terzo specializzato e disponibili in ogni momento a livello globale – al fine di gestire e storicizzare eventuali segnalazioni provenienti da dipendenti, fornitori, clienti e controparti di tutte le società del Gruppo. La piattaforma web è disponibile in italiano, inglese, cinese, giapponese, coreano, francese, tedesco, turco, arabo e, dal 2021, anche in rumeno mentre gli operatori delle linee telefoniche parlano la lingua di tutti i Paesi in cui il Gruppo è presente attraverso la sua rete di negozi. La piattaforma garantisce, tra l’altro, la piena aderenza alle normative internazionali in ambito privacy (trattamento di dati sensibili e personali).
La procedura di whistleblowing, aggiornata nel corso del 2021, è stata comunicata a tutti i dipendenti ed è disponibile sulla intranet aziendale dei due Marchi. Tutti i dipendenti del Gruppo attraverso una mail ad hoc, e i responsabili delle risorse umane delle Region di Moncler attraverso incontri one-to-one o video conference sono stati sensibilizzati sull’importanza del whistleblowing e sulle modalità di segnalazione.
La gestione dei canali di whistleblowing del Gruppo è stata affidata al capo della funzione di Internal Audit che ha la responsabilità di riportare direttamente in Consiglio di Amministrazione con cadenza almeno semestrale quanto tracciato e monitorato tramite tali canali.
In particolare, una volta ricevuta la segnalazione tramite i canali di whistleblowing, il Direttore dell’Internal Audit riceve e analizza tempestivamente ogni informazione; se la questione sollevata è molto seria o complessa, ha il compito di attivare un’indagine immediata, richiedendo anche il supporto di altre funzioni aziendali tra cui Legale, Risorse Umane, ICT e Sostenibilità, oltre che di consulenti esterni competenti, al fine di svolgere indagini e controlli finalizzati a comprendere ciò che è successo. Laddove lo si ritenga appropriato in relazione alla gravità dell’accaduto, sono messe in atto misure immediate che possono arrivare fino alla risoluzione del contratto con il dipendente.

Nel corso dell’anno tramite il sistema di whistleblowing e le comunicazioni indirizzate al dipartimento Risorse Umane sono pervenute 20 segnalazioni1 di potenziali violazioni del Codice Etico. In particolare quattro di queste sono emerse tramite il canale whistleblowing: tre casi relativi ad una non idonea gestione del team di lavoro e del rapporto con il cliente e un caso presunto di discriminazione nella gestione del team; a valle delle attività di indagine per tre dei quattro casi non sono state riscontrate effettive violazioni dei princìpi e valori del Codice Etico e per tale motivo non si è proceduto a livello disciplinare, mentre per uno di essi tali indagini non sono ancora terminate. Relativamente alle restanti 16 segnalazioni indirizzate al dipartimento Risorse Umane, le attività di indagine hanno riscontrato 16 effettive violazioni del Codice Etico di cui: 12 casi legati a comportamenti non in linea con i princìpi di business e/o di comportamento richiesti dal Gruppo e quattro relativi a comportamenti discriminatori; in tre casi si è proceduto alla risoluzione del rapporto lavorativo e nei rimanenti sono state messe in atto altre azioni disciplinari.

 

Modello Anticorruzione
Nel 2021, è stato adottato un Modello Anticorruzione a livello di Gruppo approvato in Consiglio di Amministrazione e basato su un risk assessment mirato e su un’analisi normativa dei reati di corruzione nei Paesi in cui il Gruppo opera, individuati in base al valore del fatturato e all’Indice di Corruzione percepito del Paese. Sono state così identificate le aree a teorico rischio di corruzione, i controlli interni esistenti o da potenziare ed è stata definita una Politica Anticorruzione di Gruppo.
La Politica, in particolare, definisce: (i) responsabilità di monitoraggio della normativa; (ii) modalità di gestione e reporting dei casi di non-compliance, (iii) specifiche misure a presidio del rischio di corruzione.
L’Azienda aggiorna annualmente questo risk assessment per rivedere i profili di rischio corruzione identificati. Su questa base sono state identificate le seguenti aree come teoricamente esposte a un rischio di corruzione:

 

• relazioni con pubblica amministrazione;
• relazioni con fornitori e consulenti esterni;
• relazioni con agenti e intermediari;
• relazioni con business partner per joint venture e amministratori;
• gestione donazioni / sponsorizzazioni / regali e omaggi;
• gestione risorse umane.

 

Per ognuna di queste aree sono definiti princìpi di comportamento e regole operative sia all’interno della Politica Anticorruzione sia all’interno dei Codici Etici di Gruppo. Nel caso di Moncler, le politiche e procedure afferenti al Modello Anticorruzione di Gruppo sono state diffuse e condivise a livello globale, lo stesso avverrà in Stone Island nel corso del 2022. Inoltre viene regolarmente erogata della formazione ad hoc a tutti i dipendenti in Italia attraverso piattaforma e-learning.

La funzione di Internal Audit svolge periodicamente attività di audit in loco presso le società del Gruppo al fine di verificare l’adozione dei controlli a mitigazione del rischio di corruzione nelle aree identificate come più rischiose. In particolare, vengono svolte annualmente verifiche su sponsorizzazioni, liberalità e donazioni, gestione di consulenti e incarichi professionali, acquisizione e gestione di contributi e finanziamenti pubblici, assunzioni del personale dipendente, gestione dei fornitori, pagamenti, note spese e spese di rappresentanza.

Nell’ambito di tali verifiche, i vari dipartimenti coinvolti vengono sensibilizzati sul rispetto dei protocolli di controllo definiti. I risultati delle verifiche vengono condivisi con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e con gli Organismi di Vigilanza del marchio Moncler e del marchio Stone Island. Nel corso del 2021 non sono stati rilevati casi di corruzione.

 

Codice di Condotta dei Fornitori
Nel 2021 il Codice di Condotta dei Fornitori è stato adottato a livello Gruppo. Tale Codice illustra le aspettative dell’Azienda in rapporto alle principali aree del processo di responsible sourcing ed è composto da sei sezioni che stabiliscono disposizioni vincolanti relativamente a: Lavoro e Diritti Umani, Salute e Sicurezza, Ambiente, Salute e Benessere Animale, Sicurezza e Qualità dei prodotti e dei servizi, Etica Aziendale e Protezione della Proprietà Intellettuale. Moncler richiede ai propri fornitori e sub-fornitori di attenersi in modo vincolante ai princìpi sanciti nel Codice di Condotta e si impegna altresì a svolgere attività di formazione e sensibilizzazione su tali disposizioni sia per le strutture interne che per i fornitori, tramite incontri nelle sedi corporate o presso i fornitori medesimi. Allo stesso tempo il Gruppo svolge regolarmente attività di audit lungo la filiera di approvvigionamento per verificare il rispetto dei princìpi contenuti nel Codice di Condotta.
Inoltre, dal 2017, Moncler pubblica annualmente il Modern Slavery Act al fine di comunicare in modo trasparente l’approccio alla gestione del tema di diritti umani. In particolare, il documento descrive le misure adottate per assicurare, così come richiesto dalla legge del Regno Unito “Modern Slavery Act 2015 – Section 54”, l’assenza di ogni forma di “schiavitù moderna, lavoro forzato e traffico di esseri umani” al proprio interno e lungo la propria catena di fornitura.

  Codice Etico

NOTE

All’interno della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2021, sono riportati tutti i casi che hanno portato a registrare una segnalazione inerente alle violazioni di tutte le aree del Codice Etico, incluse quelle sui diritti umani.