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INVESTOR RELATIONS DI MONCLER
Un prodotto di qualità è il frutto di standard condivisi, cooperazione, sforzi congiunti, relazioni stabili e basate sulla fiducia con tutti i partner della catena di fornitura. Il Gruppo crede nell’importanza dello sviluppo di sinergie e collaborazioni sempre più strette e proficue con coloro che, non solo garantiscono affidabilità nella performance produttiva, ma che condividono i valori e le aspettative dell’Azienda anche in termini di standard etici, ambientali e sociali.
I fornitori coinvolti nella produzione di prodotti Moncler e Stone Island nel corso del 2023 sono 6341, in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno grazie a crescenti sinergie e per via della graduale internalizzazione di alcuni processi produttivi. I fornitori si dividono in quattro macrocategorie: materie prime, façonisti, commercializzato e servizi.
• I fornitori di materie prime forniscono principalmente tessuti, filati, piuma, pelli e accessori di produzione (bottoni, zip, nastri, elastici, ecc.). I tessuti provengono principalmente da Italia, Giappone, Corea, Cina e Francia. I fornitori di filati, così come quelli degli accessori di produzione, sono invece principalmente italiani, mentre quelli di piuma sono europei, nord americani e asiatici.
• I façonisti sono quei fornitori ad alto know-how tecnico ai quali il Gruppo affida la realizzazione del prodotto finito o alcune fasi di lavorazione intermedie (tintorie in capo, ricamifici, ecc.), fornendo loro tutte le materie prime necessarie. In particolare, al loro interno sono incluse anche le tintorie che eseguono la tintura in capo, a cui Stone Island affida direttamente tale processo in Italia. L’intero processo di confezionamento è attentamente monitorato dai tecnici del Gruppo che ne verificano l’allineamento con gli standard richiesti attraverso una metodologia rigorosa e costanti verifiche sul campo.
Con questa modalità vengono prodotti in particolare capispalla, pantaloni, gonne, abiti, tutta la maglieria tricot e parte della maglieria tagliata. I façonisti sono prevalentemente localizzati in Italia e nell’Europa dell’Est, zone dove una lunga tradizione manifatturiera garantisce un’altissima expertise tecnica e un’adeguata capacità produttiva. In particolare, l’Italia è caratterizzata da un forte know-how relativo a lavorazioni particolarmente complesse e peculiari.
• I fornitori di commercializzato sono quelli che, ricevuto il disegno tecnico di prodotto, si occupano della realizzazione del capo, inclusa la fase di approvvigionamento delle materie prime, secondo gli standard del Gruppo; Moncler, inoltre, fornisce direttamente ai propri fornitori di commercializzato alcune materie prime considerate strategiche come ad esempio piuma, nylon e naturalmente materiali logati. Durante la realizzazione del capo vi è una continua interazione tra il fornitore e i tecnici del Gruppo che intervengono in loco e supervisionano il processo in modo scrupoloso, per verificare che il prodotto finale rispecchi l’elevato livello di qualità atteso. Parte della maglieria tagliata (soprattutto t-shirt e polo), una parte dei soft accessories (come cappellini e guanti), scarpe e borse e piccola pelletteria sono realizzati prevalentemente con questa modalità. In particolare, per quanto riguarda la maglieria tagliata i fornitori sono localizzati2 in Europa e in Turchia, mentre i fornitori di soft accessories sono per lo più realtà turche e italiane con elevato know-how specifico; scarpe e borse e piccola pelletteria sono realizzate da fornitori europei, prevalentemente italiani.
• I fornitori di servizi supportano il Gruppo Moncler nei processi di modelleria, prototipia e di controllo qualità e sono situati prevalentemente nelle vicinanze delle sedi aziendali.
Ove possibile, il Gruppo impiega fornitori locali ubicati nei pressi delle principali sedi, al fine di beneficiare di vantaggi logistici, ridurne le relative emissioni di gas a effetto serra (GHG), generare reddito e creare opportunità di lavoro presso le comunità in cui il Gruppo opera.
La maggior parte dei fornitori (circa il 90%) sono localizzati nell’area EMEA con prevalenza in Italia.
Il Gruppo distribuisce il proprio fatturato d’acquisto evitando di creare situazioni di dipendenza di approvvigionamento dai propri fornitori che potrebbero rappresentare dei rischi per il business. Con riferimento al livello di concentrazione, si rileva che i primi 40 fornitori rappresentano oltre il 50% del valore degli ordini. Il Gruppo è attento a rilevare tempestivamente situazioni di criticità, che potrebbero causare potenziali discontinuità di fornitura, e a mitigarne il rischio.
Il Gruppo identifica periodicamente i propri “critical supplier” al fine di coinvolgerli in azioni e iniziative mirate. Tale processo di identificazione è basato su un approccio risk based che tiene in considerazione, oltre all’importanza per il Gruppo in termini di entità economica degli ordini commissionati, qualità, tempi di consegna, dipendenza finanziaria del fornitore, capacità del Gruppo di garantire la fornitura dei beni e servizi nel caso in cui si trovi nelle condizioni di dover sostituire in tempi brevi un fornitore, anche specifici parametri di sostenibilità, tra cui: il potenziale rischio relativo ai diritti umani nel Paese di riferimento, la fornitura di materie prime chiave con potenziali impatti sociali e ambientali o di lavorazioni strategiche per il Gruppo, con particolare attenzione alle materie prime di origine animale e alla rilevanza per il business.
Ad oggi, la maggior parte dei lavoratori dei fornitori critici del Gruppo è costituita da donne (circa il 68%) e la percentuale di lavoratori migranti è pari a circa il 5%.
Moncler da anni implementa il programma Supply Chain Excellence, che ha l’obiettivo di portare la catena di fornitura ad un livello di eccellenza sviluppando l’area operativa ed industriale secondo un modello avanzato e funzionale ad affrontare le costanti evoluzioni di mercato.
Le persone e il loro contributo sono i cardini dell’intero programma. Tutte le funzioni aziendali, sono coinvolte nei cantieri di lavoro. Sono stati analizzati i fattori critici di successo di oggi e quelli necessari per il futuro e sono stati quindi lanciati specifici progetti che hanno tutti l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza operativa in termini di qualità, time to market, sostenibilità, affidabilità, flessibilità ed efficienza.
Tra le principali iniziative del 2023 si segnalano:
• Collection Excellence: la piattaforma “Product Lifecycle Management – PLM” è stata estesa a tutte le linee e le categorie di prodotto. Tutte le informazioni relative allo sviluppo delle collezioni sono in un unico ambiente condiviso da tutte le funzioni che partecipano al processo, favorendo la condivisione e l’efficienza dello stesso. Nel corso del 2023 le funzionalità operative della piattaforma sono state ulteriormente affinate, con particolari vantaggi soprattutto nel monitoraggio e nella gestione dei flussi di lavoro.
• Supply Chain Collaboration: il progetto è volto alla realizzazione di una piattaforma di collaborazione che permetta a Moncler una maggiore visibilità e controllo di tutte le fasi produttive con conseguenti vantaggi in termini di reattività e flessibilità operativa. La piattaforma, attraverso dispositivi e applicazioni di cui sono dotati i fornitori coinvolti, facilita una comunicazione efficiente e tempestiva tra Moncler e i suoi façonisti, migliorando significativamente la gestione integrata della supply chain e, di conseguenza, l’efficienza dei magazzini di materie prime, la pianificazione della produzione e la logistica. Iniziato nel 2023 in una fase pilota, il progetto ha già coperto circa il 30% dei volumi produttivi dei fornitori. Il progetto si amplierà ulteriormente nel 2024, estendendosi in termini di perimetro operativo, arrivando a coprire oltre il 90% dei volumi produttivi dei fornitori.
• Approccio scientifico basato sui dati: al fine di migliorare costantemente i processi di gestione della filiera, il team direzionale si incontra trimestralmente per monitorare le performance operative sulla base di un set di indicatori che analizzano le performance delle diverse aree operative dei processi di Supply Chain & Operation. Il ciclo di monitoraggio e analisi trimestrale consente di adottare un approccio proattivo al miglioramento continuo. Attraverso questo processo, l’azienda può ottimizzare continuamente i processi, migliorare la qualità dei servizi offerti e ridurre i costi operativi.
• Miglioramento continuo della qualità dei capi prodotti: è proseguito il percorso di rafforzamento delle competenze tecniche interne per assicurare il presidio costante delle fasi di progettazione, industrializzazione, pre-produzione e produzione, siano esse eseguite nei reparti interni o presso le sedi dei fornitori. Tale approccio comporta sempre più focalizzazione nella qualità dell’esecuzione dei processi a monte contribuendo
così a ridurre le possibili non conformità sui prodotti finiti. Nel tempo si è consolidato un approccio fondato sul monitoraggio e l’analisi delle performance: attraverso lo studio dettagliato dei dati di produzione, è possibile identificare rapidamente le aree di miglioramento, e perseguire sempre la migliore qualità. A tale fine è stato inserito un processo di precollaudo direttamente presso i fornitori. Questo permette di portare il linguaggio e gli standard della qualità direttamente in fase di produzione e consente rapide riparazioni e maggiore controllo qualitativo durante tutto il processo produttivo.
• Tracciabilità dei trasporti: il progetto prevede il tracciamento puntuale delle spedizioni, a partire dalle materie prime fino ad arrivare alla fase di distribuzione del prodotto finito al fine di ottenere informazioni tempestive sullo stato di avanzamento delle varie fasi anche attraverso una reportistica ad hoc. Nel 2023 il progetto ha avuto come obiettivo l’ottimizzazione delle spedizioni di materia prima verso i façonisti, riducendo la variabilità dei tempi di consegna, mentre nel 2024 sarà esteso al trasporto dei prodotti finiti verso il centro logistico.
• Progetto 3D: dal 2018 Moncler ha iniziato a integrare la tecnologia 3D nel processo di sviluppo del prodotto. La progettazione digitale riduce al minimo la necessità di campioni fisici, portando alla riduzione degli sprechi, dei tempi di sviluppo e dei costi di produzione dei prototipi. Consente infatti di correggere digitalmente la vestibilità e trovare la proporzione corretta per ogni taglia e di verificare la resa di tessuto, di colori e fantasie diverse.
• Progetto Zero Sprechi: a partire dal 2021 tutti i materiali obsoleti (tessuti, componentistica, ecc.) presenti nel magazzino principale del marchio Moncler, sono classificati e verificati. Questa attività ha permesso di avere una visione puntuale delle rimanenze mettendo le stesse a disposizione per la produzione di nuove collezioni riducendo così la generazione di sprechi.
•Programma di Early Product Engineering: le aziende con una forte propensione al design innovativo, come Moncler, tendono a riscontrare problematiche di varia natura a ridosso del lancio del campionario in produzione, con un conseguente impatto negativo significativo sul piano economico, dei tempi, dei costi e degli sprechi. Il programma di Early Product Engineering consente di identificare e affrontare in anticipo eventuali criticità con tutti i team di sviluppo con l’obiettivo di risolvere il problema in tempi brevi: il cosiddetto design for manufacturing.
Inoltre, con l’obiettivo di promuovere l’inserimento in Azienda di figure tecniche specializzate, è proseguito il programma MATE (Moncler Academy for Technical Excellence) per la creazione di una scuola dei mestieri, volta a garantire la formazione delle figure tecniche come ad esempio prototipisti, modellisti e tecnici di qualità. Nel 2023 è stata avviata la terza edizione del programma che ha coinvolto 14 partecipanti per un totale di oltre 20.500 ore di formazione professionale. Il percorso formativo nel corso dell’anno è stato arricchito e rivisto in modo più strutturato diventando una vera e propria academy con
docenti interni qualificati e altamente specializzati.
Anche nella sede produttiva in Romania è continuato il programma formativo della Scuola di Modelleria, con l’obiettivo di far crescere all’interno di Moncler le competenze del personale e poter rafforzare così alcuni reparti quali la modelleria, il CAD, lo sviluppo e i piazzamenti attraverso la formazione e l’inserimento di studenti locali.
Sempre nell’ottica di portare la catena di fornitura ad un livello di eccellenza, Moncler si è dotato di un sistema di vendor rating con l’obiettivo di attribuire una valutazione complessiva del fornitore che tenga in considerazione anche gli aspetti di sostenibilità. Ad ogni indicatore viene attribuito un peso che contribuisce a stabilire la valutazione del singolo fornitore in base ai risultati raggiunti nelle diverse aree. Le macro-aree del vendor rating sono:
• sostenibilità e compliance (condizioni di lavoro e rispetto dei diritti umani, rispetto di standard in materia di sostanze chimiche, indicatori relativi ai risultati dei test di compliance svolti sui prodotti, pratiche ambientali, animal welfare, ecc.);
• qualità (tasso di difettosità della produzione, segnalazioni sulla qualità inviate al client service, ecc.);
• livello di servizio delle consegne (flessibilità, puntualità di consegna, ecc.);
• costo (competitività dei prezzi, costi logistici, ecc.);
• innovazione (capacità tecnologica, attitudine all’innovazione, ecc.);
• sostenibilità finanziaria (grado di resilienza economica del fornitore).
Per quanto riguarda invece i fornitori indiretti, ovvero i fornitori di beni e servizi non correlati al prodotto, dal 2018 viene aggiornata in modo continuativo la mappatura delle certificazioni di qualità, sociali, ambientali e relative alla salute e sicurezza in possesso dei fornitori stessi. Dei circa 800 principali fornitori indiretti del Gruppo mappati, la grande maggioranza possiede almeno una certificazione e circa la metà è già in possesso della certificazione sulla salute e sicurezza ISO 45001 e/o di quella ambientale ISO 14001. Il Gruppo inoltre ha proseguito l’attività di sensibilizzazione volta a promuovere presso i fornitori obiettivi di miglioramento legati all’importanza dei processi di certificazione. Infine, Moncler dal 2021 svolge un’attività di verifica dell’affidabilità dei partner anche con l’arricchimento di informazioni sulla gestione delle tematiche di sostenibilità; tale attività ha coinvolto circa 120 fornitori. Tali fornitori indiretti, principalmente costruttori, provider di attività di manutenzione e servizi sono stati valutati secondo 28 criteri, suddivisi in quattro categorie: ambientale, lavoro e diritti umani, salute e sicurezza ed etica. Questo strumento, che si basa su princìpi, standard e linee guida internazionali quali il Global Compact, il Global Reporting Initiative, la ISO 26000 e le Linee Guida dell’OCSE, ha fornito una serie di parametri che hanno consentito di valutare e confrontare le prestazioni sociali e ambientali dei fornitori indiretti.
NOTE
1 Dal conteggio sono esclusi i fornitori con un fatturato d’ordine inferiore a 1.000 Euro l’anno.
2 Al fine di una corretta rappresentazione, per i façonisti e i fornitori di commercializzato, per la classificazione geografica viene utilizzato il ‘made in’ mentre per i fornitori di servizi e materie prime, la sede legale della società. Percentuali calcolate sul numero di fornitori.
3 Percentuali calcolate sul numero di fornitori.