MONCLER RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2020BILANCIO CONSOLIDATO 9796
Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stes- se scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi fi- nanziari nell ambito di un operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell attività finanziaria e non mantiene il con- trollo dell attività finanziaria.
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli inte- ressi passivi, sono rilevate nell utile/(perdita) dell esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al co- sto ammortizzato utilizzando il criterio dell interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell utile/(perdita) dell esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall eliminazione contabile.
Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo consistono principalmente nelle voci di bilancio relative a cassa e dispo- nibilità bancarie, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti finanziari, altre attività e passività finanziarie correnti e non correnti e gli strumenti derivati.
DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono i depositi banca- ri, le quote di fondi di liquidità ad elevata negoziabilità che pos- sono essere convertiti in cassa prontamente e che sono sogget- ti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I conti correnti passivi sono iscritti tra le passività finanziarie nel pro- spetto della situazione patrimoniale e finanziaria di Gruppo.
CREDITI COMMERCIALI, CREDITI FINANZIARI ED ALTRI CREDITI CORRENTI E NON CORRENTI
I crediti commerciali e gli altri crediti che derivano dalla for- nitura di disponibilità finanziarie, di beni o di servizi da par- te del Gruppo a soggetti terzi sono classificati nelle attività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai crediti non com- merciali.
I crediti finanziari correnti e non correnti, gli altri crediti correnti e non correnti ed i crediti commerciali ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammor- tizzato calcolato utilizzando il metodo dell interesse effet- tivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scaden- za prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato. Le attività finanziarie sopra elencate sono valutate sulla base del modello di impairment introdotto dall IFRS 9 ovvero adot- tando una logica di perdita attesa (Expected Loss), in sostituzio- ne del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss).
Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (c.d. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del ri- schio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss ( ECL ) calcolata sull intera vita del credito (c.d. lifetime ECL).
In particolare, la policy attuata dal Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali sulla base dei giorni di scaduto e di una valutazione della solvibilità della contropar- te e applica percentuali di svalutazione diverse che riflettono le relative aspettative di recupero. Il Gruppo applica poi una valutazione analitica in base all affidabilità e capacità del de- bitore di pagare le somme dovute, per i crediti deteriorati.
Il valore dei crediti è esposto nella situazione patrimonia- le-finanziaria al netto dei relativi fondi svalutazione. Le svalu- tazioni effettuate ai sensi dell IFRS 9 sono rilevate nel conto economico consolidato al netto degli eventuali effetti positivi legati a rilasci o ripristini di valore.
DEBITI COMMERCIALI, DEBITI FINANZIARI ED ALTRI DEBITI CORRENTI E NON CORRENTI
I debiti commerciali e gli altri debiti che sorgono all acquisto da un fornitore terzo di denaro, beni o servizi sono classifi- cati tra le passività correnti eccetto quando la maturazione eccede i dodici mesi dalla data del bilancio con riferimento ai debiti non commerciali.
I debiti finanziari correnti e non correnti, le altre passivi- tà correnti e non correnti ed i debiti commerciali sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value normal- mente rappresentato dal costo dell operazione che le origina, inclusivo dei costi accessori alla transazione. Successivamen- te, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, tutte le passività finanziarie sono iscritte al costo ammortizzato uti- lizzando il metodo dell interesse effettivo. Le passività finan- ziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l hedge accounting.
STRUMENTI DERIVATI
Coerentemente con quanto stabilito dall IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell hedge accounting solo quando: gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfa-
no i requisiti di ammissibilità; all inizio della relazione di copertura vi è una designazio-
ne e documentazione formale della relazione di copertu- ra, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell effettuare la copertura;
la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia: esiste una relazione economica fra l elemento coperto
e lo strumento di copertura; l effetto del rischio credito non è dominante rispetto
alle variazioni associate al rischio coperto; il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella rela-
zione di copertura è rispettato, anche attraverso azio- ni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dal Gruppo.
FAIR VALUE HEDGE
Se uno strumento finanziario derivato è designato come co- pertura dell esposizione alle variazioni del fair value ( Fair value hedge ) di un attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul con- to economico, l utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L utile o la perdita sulla posta co- perta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.
CASH FLOW HEDGE
Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte effi- cace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall i- nizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell utile/(perdita) dell esercizio.
Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissi- bilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a sca- denza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabi- lizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l importo accumulato nella riserva di coper- tura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un operazione che comporta la rilevazione di un attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell utile/(perdi- ta) dell esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull utile/(perdita) dell esercizio.
Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l importo deve essere riclassificato immediatamente dalla ri- serva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura nell utile/(perdita) dell esercizio.
Se l hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumen- to finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.
A seguito delle relazioni di copertura poste in essere i ri- cavi in valuta vengono tradotti nel bilancio consolidato al cor- rispondente cambio a termine per la relativa quota coperta.
2.11. BENEFICI AI DIPENDENTI
I benefici correnti ai dipendenti che afferiscono ai salari e sti- pendi, ai contributi sociali e previdenziali, alle ferie maturate e non godute entro dodici mesi dalla data del bilancio ed altri fringe-benefit derivanti dal rapporto di lavoro sono riconosciuti nell esercizio in cui il servizio è reso. I benefici che saranno corrisposti ai dipendenti al termine del
contratto di lavoro attraverso piani pensionistici a benefici definiti o a contribuzione definita sono contabilizzati lungo tutto l arco temporale in cui il dipendente presta il proprio servizio ( vesting period ).
PIANI A BENEFICI DEFINITI
I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.
L obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzan- do il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali viene contabilizzato interamente nel conto economico complessivo nell esercizio in cui maturano.
La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-fi- nanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell obbligazione a benefici definiti.
PIANI A CONTRIBUZIONE DEFINITA
I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettua- ti dalle società del Gruppo sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti.
I dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo beneficiano di piani a benefici definiti. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era conside- rato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ( Legge Finanziaria 2007 ) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in parti- colare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici defini- ti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
2.12. FONDI RISCHI ED ONERI
Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un obbligazio- ne, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l impiego di risorse per adempiere l obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell ammontare dell obbligazione stessa.
Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando è stato approvato un dettagliato programma formale per la ri- strutturazione e la ristrutturazione è iniziata o è stata comu- nicata pubblicamente. Le perdite operative future non sono oggetto di accantonamento. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.